La sua seconda stagione in nerazzurro, dopo i sei mesi in prestito al Parma, era iniziata all’ombra di Nagatomo, Zanetti e Pereira; utilizzato solamente in Europa League, il terzino brasiliano, che nell’immaginario della dirigenza avrebbe dovuto sostituire Maicon, si è reso protagonista di partite al di sotto della sufficienza, ricevendo in più di una circostanza i fischi di San Siro.
Durante la prima metà della stagione, Jonathan ha inanellato una serie di errori a dir poco banali e grossolani, come ad esempio l’ingenuo fallo da rigore in Europa League con il Rubin o la serie di scivoloni in area nel recupero di campionato in casa della Samp, senza dimenticare la “ciabattata“ a porta vuota in Udinese-Inter, con il punteggio ancora sullo 0-0.
Con l’Inter in piena emergenza infortuni, il terzino brasiliano ha sorpreso tutti, riscattando parzialmente una stagione da incubo; il suo minutaggio è aumentato esponenzialmente e anche il suo rendimento in campo, al punto da essere uno dei migliori in diverse partite.
Jonathan ha spesso vinto, nello sciagurato finale di stagione interista, il ballottaggio con Schelotto per il ruolo di esterno destro difensivo, fornendo un buon apporto alla manovra e togliendosi la soddisfazione di realizzare il primo gol con la maglia nerazzurra nella semifinale di Coppa Italia.
Il suo futuro, come quello di molti altri nerazzurri, è in bilico, vista la necessità di fare cassa e rinforzare l’organico; il suo positivo scorcio finale di campionato potrebbe essere un buon punto di partenza per l’annata che verrà, qualora l’ex difensore del Parma restasse a Milano.
This post was last modified on 26 Giugno 2013 - 19:08