Moratti: “Non è stata una perquisizione. Sono sereno e i documenti in questione…”

MorattiLa giornata di oggi del mondo del calcio italiano è stata funestata dalla notizia del blitz della Guardia di Finanza nelle sedi di moltissime squadre italiane per l’acquisizione di documenti relativi ai contratti tra club, calciatori e procuratori. I contratti sotto la lente d’inngrandimento sono oltre 50 e i club coinvolti 41, tra cui Juventus, Milan, Roma, Udinese, Napoli e Inter.

Le indagini sono state condotte in quanto si sono evidenziate “reiterate condotte finalizzate all’evasione dell’imposta sui redditi e condotte elusive delle regole di imposizione tributaria”. Dalla Procura di Napoli è stato reso noto che i documenti acquisiti si riferiscono a rapporti tra club e giocatori rappresentati soprattutto da Alessandro Moggi e Alejandro Mazzoni; i contratti finiti nel mirino delle Fiamme Gialle sono, tra gli altri, quelli di Lavezzi, Immobile, Nocerino e Sculli.

L’inchiesta in questione è coordinata dal procuratore aggiunto Melillo e dai pm Capuano, Ranieri, De Simone e Ardituro; oltre ai numerosissimi club italiani, sembrerebbero coinvolte alcune società straniere, ma al momento non sono ancora stati resi noti i nomi.

Una notizia che ha spaventato moltissimi tifosi, tra cui anche quelli interisti. A calmare le acque del popolo nerazzurro ci ha pensato il presidente Massimo Moratti: “Ho appena appreso la notizia. Non si tratta di una perquisizione, ma di una semplice richiesta di documenti”.

Il patron della Beneamata, fuori dagli uffici della sede, si dichiara sereno e per nulla preoccupato: “Se sono andati in tutte le sedi delle società ci sarà un motivo. I documenti in questione riguardano il passato, non è nulla di preoccupante“.

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