All’entrata della sede interista di Corso Vittorio Emanuele giace un cartello dalla forma triangolare e con lo sfondo giallo recante le parole Lavori in corso. I dirigenti nerazzurri sono all’opera per consegnare a Walter Mazzarri una rosa competitiva per il raduno di Pinzolo, punto di partenza della nuova avventura del tecnico livornese. Dopo aver portato all’ombra della Madonnina Icardi, Botta, Laxalt, Campagnaro e Andreolli, si definiscono gli ultimi marginali dettagli dell’operazione che farà di Belfodil il nuovo tassello del reparto avanzato. Branca e Ausilio intanto, si apprestano a sferrare l’attacco decisivo per aggiudicarsi le prestazioni calcistiche di Mauricio Isla.
Il cileno ha ribadito ripetutamente la propria volontà di cambiare aria per avere la possibilità di giocare con continuità, dopo un anno passato a scaldare un posto in panchina nelle vesti di spettatore non pagante delle vittorie bianconere. Il poliedrico centrocampista rappresenterebbe un rinforzo ideale e funzionale al 3-5-2 di Mazzarri, il vero e proprio dogma calcistico dell’allenatore di San Vincenzo per il quale gli esterni di centrocampo costituiscono il fulcro della manovra offensiva e il punto di equilibrio durante il ripiegamento difensivo.
Nei giorni scorsi il dialogo tra la dirigenza nerazzurra e quella bianconera non si era concluso con la tanto agognata fumata bianca, tanto da riportare in auge l’ipotesi di un ennesimo dirottamento delle attenzioni interiste su Dusan Basta. Nonostante le difficoltà incontrate nel trattare con la Vecchia Signora, l’obiettivo principale per la fascia destra rimane Mauricio Isla e, in tal senso, nella giornata di venerdì sembra essersi verificato un avvicinamento significativo tra le parti in gioco.
Come in genere succede per qualsiasi transazione economica, il prezzo viene fissato in base alle condizioni del mercato e alla volontà di entrambe le interessate di limare il più possibile la distanza tra la domanda e l’offerta. La Juventus ha abbassato le pretese quantificandole in 6,5 milioni di euro, mentre l’Inter sembra intenzionata a mettere sul piatto un milione in meno : la soluzione, come spesso accade, è facilmente raggiungibile a metà strada.
La mancanza di una effettiva concorrenza, la voglia di riscatto del cileno in comproprietà tra i campioni d’Italia e l’Udinese, il desiderio della società nerazzurra di accontentare le richieste del proprio tecnico e la necessità di Marotta e Paratici di monetizzare per continuare a finanziare la propria campagna acquisti, potrebbero essere le condizioni di mercato ottimali per la conclusione dell’affare.