Il responsabile del Settore Giovanile nerazzurro Roberto Samaden, dopo lo scudetto conquistato dai Giovanissimi Nazionali di Benoit Cauet, esprime tutta la propria soddisfazione al La Gazzetta dello Sport. Sono numeri spaventosi quelli che il settore giovanile dell’Inter ha ottenuto negli ultimi dieci anni, numeri da dominio assoluto, tra Primavera, Berretti, Allievi e Giovanissimi Nazionali: 24 finali disputate, di cui 13 vinte. Nessuno in Italia ha fatto altrettanto, e questo è motivo di grande vanto e orgoglio per il club di corso Vittorio Emanuele.
“Abbiamo fatto 24 finali vincendone 13 – racconta Samaden -, ma non fermiamoci ai titoli. Noi dobbiamo formare ragazzi e quest’anno possiamo vantarci di aver cresciuto sei vicecampioni d’Europa Under 21 e sei vicecampioni d’Europa Under 17. Il nostro progetto funziona“. Quest’anno, sono stati i Giovanissimi Nazionali di Cauet a continuare la tradizione vincente: “Grazie a lui questo gruppo è cresciuto. E’ un grande, nonostante il suo passato ha avuto l’umiltà di partire dai dilettanti, attraverso l’Accademia Inter. E’ con noi da poco, ma sembra che ci frequenti da sempre“.
Ad inizio stagione, per la categoria Giovanissimi Nazionali, il Milan era partito favorito: “Loro erano considerati i più forti, anche in virtù dei notevoli investimenti. Noi però abbiamo prevalso perché siamo stati più squadra, più gruppo. Il gol vittoria, poi, è di un giocatore che i nostri scout hanno scovato nella Reggiana, ovvero Alessandro Mattioli. Un ragazzo coi piedi per terra…”. Ottima impressione ha fatto Andrea Pinamonti, il ragazzo arrivato dal Chievo e sottratto alla concorrenza proprio dei rossoneri: “Lo seguiamo da anni, siamo contenti che abbia scelto il nostro progetto, nonostante il dirigente del Milan Mauro Bianchessi abbia cercato in tutti i modi di portarlo al Vismara”.