Entusiasta per la nuova avventura che si appresta a vivere, il 22enne ex Brescia ha concesso un’intervista a Jal Sport, in cui ha parlato, tra le altre cose, del suo approdo in Bundesliga e dei giovani italiani. Si comincia con un commento sull’Europeo appena terminato, che ha visto l’Italia perdere in finale contro la Spagna: “Ha vinto la squadra più forte, il campionato d’Europa è stato una vetrina importante, ho vissuto momenti magici che porterò sempre con me. Peccato solo per la finale, ma ha vinto la squadra più forte”.
Artefice di questa strepitosa cavalcata, è stato certamente Devis Mangia: “Il mister ci ha dato qualcosa in più, è stato il nostro valore aggiunto. Si è creato un legame molto forte con lui e io posso solo augurargli il meglio per quello che sarà del futuro e della sua carriera”.
In Israele le emozioni sono state tante, ma su quale sia stata la più forte Caldirola non ha dubbi: “Sicuramente al fischio conclusivo della semifinale con l’Olanda ho provato una gioia indescrivibile, che non si può raccontare a parole. Credo sia la sensazione più bella che abbia mai provato, in primis perché si trattava di una sfida fondamentale per di più giocata con la Nazionale. Sentivamo di poter fare qualcosa d’importante con il passare dei giorni, siamo partiti per Israele con un obiettivo in testa e piano piano cresceva l’autostima. La finale è stata un traguardo prestigioso, ma come ho già detto ha vinto la squadra più forte”
Col difensore del Werder, si passa poi a parlare dei giovani italiani, che trovano poco spazio in Serie A: “È una domanda che dovreste fare direttamente alle società interessate. Io non so cosa rispondere, posso solo dire che in Italia i giovani ci sono e all’Europeo l’abbiamo dimostrato“.
Luca, tra i suoi compagni di Under 21, non fa differenze: “Non mi piace fare nomi. Siamo stati un grande gruppo e dal gruppo sono emersi i singoli. Io credo che ognuno dei 23 meriti un grande palcoscenico. Meritiamo tutti fiducia e la possibilità di giocare con continuità a buoni livelli”.
Intanto, il capitolo Inter è stato chiuso: “Ho sempre avuto un grande rapporto con l’Inter e ringrazio la società per avermi dato l’opportunità di andare a Brema. L’Inter ora è il passato, per me esiste solo il Werder. Quando il mio agente mi ha comunicato dell’interesse del Werder ho detto subito di sì. Mi trovo in un grande club che ha una storia importante alle sue spalle, non vedo l’ora di iniziare”.
This post was last modified on 3 Luglio 2013 - 14:40