Il brasiliano, che già in primo grado era stato fermato per nove mesi (fino a febbraio 2014, ndr), si è visto aumentare la pena in appello. Il Psg, che aveva ricevuto anche tre punti di penalizzazione con la condizionale, si era appellato contro una “decisione infondata ed estremamente severa”. La prima sentenza, però, non solo è stata confermata nei fatti ma addirittura ingigantita nella sanzione. Da qui, la decisione di Leo di lasciare Parigi e il suo ingaggio da 2,5 milioni all’anno.
In parecchi hanno subito accostato le dimissioni di Leonardo a un suo probabile ritorno all’Inter in veste di dirigente. Un’associazione di idee forzata, visto che l’addio del brasiliano è dovuto ad altre questioni. Difficile dire ora quale sarà il suo futuro: un ritorno a Milano è tutt’altro che improbabile (vista i buonissimi rapporti con Moratti e la voglia di tornare a vivere nel capoluogo meneghino con la compagna Anna Billò), ma è presto per dire se ci saranno le condizioni per un ritorno in nerazzurro.
Dalle parti di corso Vittorio Emanuele manca sicuramente una figura come Leo. Al momento, però, ci sono troppe incognite: dal destino della proprietà (con la trattativa tra Thohir e Moratti che procede senza sosta) a quello di Branca e Ausilio, sotto esame dopo i risultati delle ultime due stagioni, ma finora sempre confermati dal presidente.
Il ritorno di Leo resta quindi una suggestione, ma chissà che in futuro…
This post was last modified on 12 Luglio 2013 - 13:44