L’intento dell’ex allenatore di Reggina, Samp e Napoli sarà quello di trasformare Mateo in un numero 10 classico, ovvero in un giocatore non solo propenso allo smistamento del pallone, ma anche abile in fase realizzativa in modo da diventare un valore aggiunto per la squadra, proprio come è diventato lo slovacco all’ombra del Vesuvio.
Nella passata stagione, il fantasista classe ’94 ha dimostrato di avere tutti i numeri per svolgere questo delicato compito: Kovacic infatti dispone di una grande tecnica che, sommata ad un’ottima visione di gioco e ad una notevole rapidità, fanno di lui uno dei migliori prospetti Under 20 al mondo.
Resterà da sciogliere anche il nodo legato all’utilizzo di Guarin, colui che fino a poco tempo fa era l’indiziato principale a svolgere quel compito.
Partendo dal presupposto che difficilmente verrebbe considerato come l’alternativa al croato visto il notevole impatto fisico che può garantire alla squadra, Mazzarri dovrà valutare la possibilità di trovargli la zona del campo più congeniale alle sue caratteristiche. L’idea attuale sarebbe quella di passare ad un 3-5-2 puro con Kovacic sul centro-sinistra ed il colombiano sul centro-destra, ma perché ciò avvenga è fondamentale che quest’ultimo dia un contributo più consistente in fase difensiva.
Nel caso che anche questa ipotesi risultasse di difficile attuazione, piuttosto di avere un giocatore fuori ruolo e d’incorrere ad una svalutazione, la società potrebbe pensare ad una cessione, in modo tale da riuscire a fare cassa e nel contempo regalare a Mazzarri giocatori più in linea con il suo credo calcistico.
La speranza di tutto il popolo interista, però, è quella di vedere Mateo e il Guaro insieme nella mediana nerazzurra, in modo da abbinare nel migliore dei modi tecnica e forza fisica.
This post was last modified on 14 Luglio 2013 - 13:09