Giorni di ritiro, di corsa e di fatica in casa nerazzurra; il carico di lavoro imposto da mister Mazzarri e dal suo staff si fa sentire nelle gambe dei ragazzi, i quali però si dicono soddisfatti per la tipologia d’allenamento che è stata intrapresa.
Accanto ai vari Guarìn, Samuel, Palacio e Handanovic, ossia coloro che hanno il compito di riportare l’Inter nelle posizioni di classifica che le competono, ci sono anche tanti ragazzi giovani aggregati dalla Primavera: per loro quest’esperienza di Pinzolo è un primo assaggio del calcio che conta, nonchè qualcosa di veramente importante per la loro crescita personale.
Uno di questi giovani è Leonardo Longo, difensore classe 1995, approdato all’Inter la scorsa estate in prestito dal Prato e poi riscattato interamente dal club interista. Ai microfoni di Inter Channel, il baby difensore racconta di questo suo primo ritiro in nerazzurro: “Dopo il periodo di vacanza non è stato facile ricominciare a questi ritmi. Questi primi giorni stanno procedendo bene, piano piano sto rientrando in forma. La notizia della chiamata per questo ritiro si è aggiunta a quella del riscatto dal Prato, per cui è stata una doppia soddisfazione”.
Longo si sofferma sui grandi giocatori della rosa di Mazzarri e su come possano essere un esempio importante per un giovane: “Sono campioni che hanno vinto tanto, alcuni di loro sono stati protagonisti del Tripete. Da loro si può imparare tanto e seguendo i loro consigli posso migliorarmi sia dal punto di vista tecnico che da quello mentale e comportamentale”.
Uno dei modelli di riferimento di Leonardo è Javier Zanetti, assente a Pinzolo per via dell’infortunio rimediato nel finale della scorsa stagione: “Mi ispiro a Zanetti soprattutto per la corsa e per lo spirito da guerriero che ha. Il mio ruolo? Io mi sento più terzino destro che difensore centrale”.
In questi giorni di ritiro mister Mazzarri lo ha provato spesso come esterno di destra del centrocampo a 5: “Quel ruolo non l’ho ricoperto molto spesso, però piano piano cerco di imparare grazie anche all’aiuto del mister che mi dà un grande supporto. Più ruoli si sanno fare e meglio è”.
Infine una battuta su Mazzarri, toscano come Longo: “E’ bello avere un conterraneo ad allenare. Ci sono anche altri toscani nello staff, per esempio Vigiani è di Firenze. E’ motivo di orgoglio e di soddisfazione avere gente che viene dalla mia stessa terra nello staff”.