Sono trascorse soltanto due settimane dal 5 luglio scorso, giorno in cui Ishak Belfodil ha sottoscritto il contratto che lo ha legato all’Inter per i prossimi cinque anni. Dal suddetto momento, il franco-algerino avrà provato sicuramente ad immaginare come sarebbe stato l’esordio con la maglia nerazzurra, sognando di meritare già dalla prima apparizione i fragorosi applausi da parte dei suoi nuovi supporters.
La cruda realtà ha impietosamente travolto, invece, ogni possibile fantasia del giovane attaccante, riservandogli un doppio errore dal dischetto contro la selezione del Trentino Alto Adige e procurando un incomprensibile e affrettato scetticismo generale. La scarsa rilevanza dell’amichevole e i carichi di lavoro di un’intera settimana, coniugati con la rigorosa osservanza del Ramadan da parte del giocatore, non consentono di formulare un giudizio coerente e completo sulla sfortunata prestazione del neo-acquisto interista. Scorrendo meticolosamente le pagine della secolare storia nerazzurra, è possibile riscontrare la presenza di altri duplici errori dagli undici metri da parte di inaspettati e illustri predecessori di Belfodil.
L’esempio più celebre e eclatante è legato alla carriera di Evaristo Beccalossi che, a cavallo tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80, mise a referto 30 reti con la maglia della Beneamata, contribuendo alla vittoria di un tricolore e di una Coppa Italia. L’episodio in discussione risale al 1982, in occasione di Inter-Slovan Bratislava, partita valevole per il superamento dei sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe. L’esito conclusivo vedrà i nerazzurri imporsi per 2-0, nonostante il tragicomico episodio capitato al centrocampista, poi diventato oggetto di un esilarante sketch di Paolo Rossi.
Non dissimile, in tal senso, il destino di “Spillo” Altobelli. L’attaccante di Sonnino sbagliò il doppio penalty mentre aveva indosso la maglia della Nazionale. L’occasione si presentò nel 1986 durante un anonimo Malta-Italia, gara di qualificazione per Germania ’88. Il centravanti, però, ebbe la prontezza di farsi perdonare apponendo la sua autorevole firma sul secondo gol degli azzurri.
Varcando la soglia dell’esperienza del Biscione, a detenere il record assoluto in questa speciale classifica è Martìn Palermo, reo di aver sprecato ben tre rigori in una stessa partita e, più esattamente, durante Argentina-Colombia (Coppa America 1999). Il match fu contraddistinto dalla estrema generosità dell’arbitro Ubaldo Aquino che, rendendosi protagonista assoluto, concesse 5 tiri dal dischetto complessivi.
Ritornando all’interno dei confini italiani, anche due specialisti come Pirlo e Corini si sono “macchiati” dello stesso errore in cui è incappato recentemente Belfodil. Lo juventino durante Galles-Italia, risalente ai tempi in cui ancora militava tra le fila dell’Under 21; l’ex giocatore e allenatore del Chievo in occasione di una partita tra gli scaligeri e il Piacenza, quando il primo penalty si stampò sulla traversa e il secondo fu neutralizzato efficacemente da Guardalben.
Sulla scia dei suoi illustri predecessori e, trovando in tali esempi una causa di giustificazione che lo scagioni dagli errori legati al suo “maledetto” esordio, Belfodil è pronto a meritarsi la considerazione degli addetti ai lavori e i tanto agognati applausi dei tifosi interisti che gli sono inizialmente sfuggiti.