Dopo due anni passati un po’ in sordina, in queste prime uscite della nuova stagione il Cuchu è sembrato pronto per tornare protagonista, ritrovando una posizione capace di nascondere i suoi limiti ed esaltare i suoi pregi. Intelligenza tattica, abilità nell’aiutare la difesa facendo da collante tra il centrocampo e il pacchetto arretrato, buona qualità nel dettare i tempi di gioco e dare il via alla manovra.
Molto spesso, nell’Inter di Mourinho, Cambiasso si metteva proprio in quello spazio di campo, agendo da vera e propria diga davanti alla difesa. Quella stessa Inter subiva pochissimi gol e l’ex Real Madrid era quasi sempre tra i migliori in campo.
Nonostante la non più giovane età che rallenta i tempi di esecuzione della giocata oltre che i movimenti, restringendo il raggio d’azione, il Cuchu in quel ruolo può esser ancora decisivo, sia per la qualità del calcio che esprime, sia perché in fin dei conti è sempre stato considerato un vero e proprio allenatore in campo e potrebbe essere la “voce” di mister Mazzarri quando la squadra metterà piede sul rettangolo di gioco.
Se da mezzala Cambiasso sembrava destinato a un ruolo da comprimario, tornando alle vecchie abitudini potrebbe riscoprire una nuova giovinezza e dimostrare di essere ancora importante per l’Inter, allontanando di qualche anno il momento in cui dovrà appendere le scarpette al chiodo.
Mirko Patera
This post was last modified on 25 Luglio 2013 - 14:16