Il centrocampo dell’Inter continua ad essere un cantiere aperto: con la situazione legata a Nainggolan in perenne stand-by, ha ripreso a circolare la candidatura di Saphir Taider.
Occorre subito dire che le due trattative non si condizionano a vicenda: il belga del Cagliari è il punto fisso su cui Mazzarri vorrebbe costruire il suo centrocampo, un mediano in grado di dare quantità, qualità e protezione alla difesa. Inoltre, grazie alle sue origini indonesiane, sarebbe il colpo di presentazione perfetto per l’ingresso in società di Erick Thohir, che infatti sembra averlo messo in cima alla lista della spesa. Su Nainggolan c’è da registrare anche l’inserimento della Fiorentina che, trovando chiusa la porta per Marco Verratti, potrebbe trasformare il giocatore del Cagliari nella ciliegina sulla torta del proprio mercato.
Il giocatore del Bologna, invece, sarebbe un acquisto accessorio, un sostituto di Mateo Kovacic nonchè un giovane da far maturare senza troppe responsabilità. Taider è un centrocampista centrale dotato di buona tecnica, bravo sia nell’interdire che nel costruire il gioco e capace di vestire i panni del regista, anche se dovrà ovviamente misurarsi con la realtà di una grande squadra.
Nato in Francia da genitori nordafricani, Taider ha vestito per due anni la maglia del Grenoble, prima di approdare in Italia. Con il Bologna ha giocato a partire dal 2011, collezionando in totale 51 presenze e 5 goal. Nel suo passato c’è anche una sfumatura bianconera, visto che la Juventus ha rilevato la metà del suo cartellino nel gennaio del 2012, anche se il giocatore non ha effettivamente mai vestito la maglia della Vecchia Signora, con la comproprietà risolta a favore degli emiliani alla fine dell’anno.
L’affare potrebbe svilupparsi nei prossimi giorni, con la dirigenza nerazzurra pronta a incontrare i colleghi del Bologna a inizio settimana. Ovviamente, l’esborso economico che i felsinei richiederanno non dovrà essere eccessivo: l’Inter valuta Taider come sostituto low-cost e non può permettersi assolutamente di sottrarre risorse destinate agli altri obiettivi di mercato.