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Mazzarri: “Passi avanti rispetto ad Amburgo. Dovevamo concedere meno ripartenze. Su Mou…”

L’Inter viene sconfitta 2-0 dal Chelsea nel match d’esordio della Guinness International Champions Cup, ma il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri si ritiene comunque soddisfatto della gara; al termine della partita, l’allenatore toscano analizza il k.o. patito contro i Blues di Mourinho.

L’ex Napoli cerca di spiegare i passi avanti fatti rispetto al pareggio di Amburgo: “Sto cercando di dare un’impronta di gioco, rispetto ad Amburgo questa sera abbiamo fatto noi la gara, ma non siamo stati molto fortunati e dovevamo essere più decisi nel concedere loro meno spazi in contropiede. Considerando però la forza dell’avversario sono comunque contento, e i risultati in questa fase della stagione non contano nulla. Perdere come principio personale non va mai bene, ma in questo momento è ancora accettabile”.

Mazzarri si dice contento della gara, nonostante il passivo di 0-2: “Sono molto soddifsatto della prova della mia squadra. Siamo partiti molto bene, non siamo riusciti a sbloccare la partita con quella giocata di Guarin e al primo contropiede siamo stati puniti. La squadra ha tenuto bene il campo e nonostante il risultato sono soddisfatto della prova. Anche nel secondo tempo fino a che siamo stati 11 contro 11 abbiamo tenuto bene e anche con i cambi siamo riusciti a non prendere gol. Che cosa penso delle condizioni del campo? Lo stadio è bellissimo, il campo un po’ meno”.

Viene chiesto al mister nerazzurro dell’incontro e del saluto con Josè Mourinho: “Lo sapevamo già, siamo due allenatori che quando le partite contano e siamo avversari fanno il proprio interesse perchè ognuno deve tutelare la propria squadra. Oggi è stato bello rivederci, su questo argomento ci siamo rimasti un minuto e mezzo e poi è stato un bel diagolo tra due persone che si stimano, almeno da parte mia”.

Infine una lucida analisi su cosa è cambiato dopo l’inferiorità numerica: “Dopo il 10 contro 11 che cosa è cambiato? Per coprire tutto il campo ci siamo messi in 4-4-1, abbiamo coperto il campo in modo da non concedere spazi. Credo sia andata molto bene anche se con un uomo in meno è difficile avere la forza di andare a fare gol. Oltretutto era previsto che 5-6 giocatori uscissero per dare spazio ad altri. Ho tratto note positive anche in inferiorità numerica. Olsen, per esempio, mi è piaciuto molto”.

 

Fonte: inter.it

This post was last modified on 2 Agosto 2013 - 16:35

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redazione