È tutto da decidere il destino dell’attaccante Samuele Longo, il quale, dopo lo scorso campionato nella Liga con la maglia dell’Espanyol, è in attesa di conoscere la squadra in cui giocherà nella prossima stagione.
La giovane promessa, classe 1992, è reduce dall’infortunio alla spalla ed ora sta pian piano recuperando la condizione; in questo primo scorcio di precampionato non è stato utilizzato dal neo tecnico interista Mazzarri e tantomeno è stato convocato per la tournèe americana con la prima squadra.
La società, in accordo con Arrigo Sacchi (coordinatore delle nazionali giovanili) ha deciso di far allenare il giovane alla pinetina per poi lasciarlo libero per il raduno dell’Under 21 di Gigi Di Biagio.
Per quanto concerne il mercato, sono davvero molteplici le possibilità per Longo, che molto probabilmente lascerà nuovamente la città meneghina, ma non l’Italia.
Rimanere a Milano significherebbe fare molta panchina, anche perché Mazzarri è notoriamente un allenatore che fa poco affidamento sui giovani, quindi per Longo non sarebbe certo l’ambiente ideale in cui maturare.
Le due neopromosse Livorno e Verona stanno cercando di acquistare in prestito il cartellino dell’ex Espanyol, ma il calciatore ha lasciato chiaramente intendere di preferire gli scaligeri ai labronici, rovinando di fatto l’alleanza nata tra i toscani e l’Inter, problema non da poco visto che la società di Corso Vittorio Emanuele aveva promesso la punta al Livorno, che si sarebbe così accollato il tesseramento dell’argentino Ruben Botta, lasciando libera la casella relativa agli extracomunitari dei nerazzurri.
La situazione potrebbe prendere un’ulteriore piega nel caso in cui Branca ed Ausilio decidessero di utilizzare Longo come contropartita tecnica per accaparrarsi il bolognese Taider, che vista l’impossibilità di arrivare a Nainggolan è diventato un obiettivo concreto per il centrocampo.
L’Inter dovrà comunque ponderare il tutto nel migliore dei modi perché non può rischiare di bruciare un altro giovane, che in questo caso sembra davvero avere un roseo futuro dinanzi a sé.
Antonio Pilato