Mazzarri aveva studiato per il gioiellino croato il ruolo di “nuovo Hamsik”, ossia colui che, sfruttando gli inserimenti con e senza palla, potesse creare la superiorità numerica nella trequarti avversaria e trovare con continuità la via del gol; il problema riscontrato a Pinzolo, però, ha complicato i piani dell’ex allenatore del Napoli, il quale ha proposto in quella posizione Ricky Alvarez (con risultati più che positivi).
La cautela con cui si sta gestendo Kovacic non deve allarmare i sostenitori interisti; la passata stagione è stata caratterizzata da infortuni a catena che hanno compromesso in maniera irrimediabile la stagione della truppa di Stramaccioni, motivo per cui oggi ogni problema di natura muscolare viene trattato con la massima cautela e attenzione.
Sarebbe piuttosto ingenuo forzare il recupero di un giocatore vitale nello scacchiere nerazzurro come Kovacic in un periodo come questo: è innegabile che certi meccanismi vadano provati in partita, ma è ancor più importante sottolineare come queste gare siano semplici amichevoli in cui il risultato conta pochissimo.
Negli ultimi allenamenti, Mateo ha ripreso a utilizzare il pallone, sebbene il suo processo di recupero proceda a piccoli passi; per quel che concerne un suo impiego, è praticamente impossibile vederlo all’opera nella Guinness International Champions Cup, mentre i più speranzosi si augurano di poterlo ammirare nell’amichevole di lusso contro il Real Madrid del 10 agosto.
Lo staff medico nerazzurro vuole tutelare un giocatore vitale come Kovacic da ulteriori infortuni o ricadute: dai suoi piedi e dalle sue giocate dipenderà il centrocampo del presente e del futuro.
This post was last modified on 5 Agosto 2013 - 03:42