Centrocampista uruguaiano, classe 1993, cresciuto nel settore giovanile del Defensor e acquistato a titolo definitivo dall’Inter, che lo ha messo sotto contratto per 5 anni. Stiamo parlando di Diego Laxalt.
Fisico minuto, grande grinta e spinta inesauribile: queste sono le caratteristiche con cui il giovane Diego si è messo in luce nei palcoscenici sudamericani e durante il Mondiale Under 20 appena concluso (in cui ha ottenuto la medaglia d’argento con il suo Uruguay, ndr). Molte le squadre che lo seguivano, ma l’Inter è riuscita ad aver la meglio e a far suo il talentino di Montevideo.
Nei minuti finali della disastrosa sconfitta rimediata contro il Valencia nella Guinness International Champions Cup, è arrivato il suo esordio. Un esordio amaro, visto il risultato pesante a fine partita, ma dolce per il giovane centrocampista che ha fatto intravedere, in quello scorcio di partita, di avere gamba, grande grinta e una discreta tecnica; doti che potrebbero consentirgli di giocarsi le sue chance in nerazzurro, magari convincendo Mazzarri a puntare subito su di lui.
Ovviamente non si tratta ancora di un test attendibile, visto che il giocatore si è aggregato alla squadra pochi giorni fa e non ha avuto ancora modo di assimilare schemi e meccanismi di gioco del nuovo tecnico. Ma le prime indicazioni, quanto meno di carattere fisico e atletico, sono state positive e saranno di certo considerate, sia da Mazzarri sia dalla società, per decidere il suo futuro in questa stagione calcistica.
Resta sempre valida l’opzione del prestito, ma non è da escludere che il giovane uruguagio resti in rosa per dare il suo contributo alla causa nerazzurra. Tutto dipenderà da Mazzarri, ma anche da come l’Inter si muoverà sul mercato in quest’ultimo mese di trattative.
Mirko Patera