La maggioranza infatti è nelle mani di Joshua Harris e Sua Emittenza è entrato come supporto ad Harris insieme a una serie di investitori minori tra i quali l’attore Will Smith e la moglie. Le sue quote gli hanno comunque consentito di diventare il primo indonesiano proprietario di una parte di una franchigia della NBA. Un bel biglietto da visita che adesso Thohir può mostrare grazie alla partnership fatta con Harris, la famiglia Smith ma anche con l’amico Levien e Michael Rubin, milionario americano che ha costruito le sue fortune grazie all’e-commerce.
A vendita dei 76ers conclusa resterà da vedere se Thohir farà lo stesso anche con le sue altre attività sportive e in particolare con i DC United, il club di Washington che ha recentemente firmato l’accordo per la costruzione di un nuovo stadio e che proprio da ora in poi potrebbe iniziare a incrementare il suo fatturato. Di certo il tycoon indonesiano potrebbe far dialogare le sue società e magari allargare il discorso anche alle formazioni della famiglia Bakrie: il suo obiettivo è quello di portare un connazionale a indossare la maglia dell’Inter e non a caso Alfin Tuasalamony, terzino destro classe 1992 del Visè, a gennaio andrà a Washington.
Un test prima di arrivare all’Inter? Viste le differenze calcistiche tra la Serie A e gli altri campionati, naturalmente il percorso più battuto sarà quello che potrebbe portare anche i giovani nerazzurri a trovare spazio in Belgio America o altrove.
Fonte: Corriere dello Sport
This post was last modified on 13 Agosto 2013 - 11:25