Fatto salvo Hugo Campagnaro, divenuto in poco tempo il leader della retroguardia interista nonchè il mediatore in campo delle idee del tecnico toscano, gli altri compagni di squadra hanno dimostrato, in alcuni tratti della partita, di avere ancora delle incertezze.
E, se Andrea Ranocchia ha seguito maggiormente le indicazioni ricevute ed è sembrato più a suo agio nel nuovo ruolo di marcatore centrale, il suo compagno di reparto Juan Jesus ha palesato ancora notevoli difficoltà.
Il brasiliano è sembrato impacciato sia nel mantenere la posizione sia nelle chiusure difensive: spesso infatti si è trovato non in linea con i compagni e dai suoi errori in fase di impostazione sono nate le occasioni più limpide per il Cittadella. Ricordiamo il grande intervento di Handanovic su Dumitru nel primo tempo e su Di Roberto nel secondo, entrambi frutto di disattenzioni dell’ex Internacional.
Considerando la giovane età, Mazzarri avrà tutto il tempo per plasmarlo a suo piacimento, facendogli capire i movimenti necessari per alzare un muro difensivo inespugnabile davanti alla porta del numero uno sloveno e, allo stesso tempo, Juan Jesus non potrà far altro che crescere da qui in avanti sotto i consigli del suo tecnico e dei suoi compagni di reparto.
La sensazione, nonostante la vittoria convincente del Meazza, è che l’allenatore ex Napoli dovrà attendere ancora un po’ prima di veder trasformata la sua composizione in una sinfonia perfetta, in cui gli interpreti principali possano far gioire e sognare tutto il popolo nerazzurro.
This post was last modified on 20 Agosto 2013 - 03:01