L’Inter del primo tempo è apparsa troppo macchinosa, lenta, senza quel dinamismo che le squadre di Mazzarri hanno sempre avuto. Con al centro Kuzmanovic e Cambiasso, che ormai è solo un lontano parente del Cuchu versione Triplete, la manovra è apparsa di facile lettura e poco incisiva. Non a caso, i tiri nella porta di Perin sono stati zero nel primo tempo e le occasioni da gol praticamente inesistenti.
Nella ripresa la musica è cambiata e la scossa è derivata dall’ingresso in campo proprio di Kovacic, il cui cambio al posto di Cambiasso sa tanto di passaggio generazionale, che ha portato i nerazzurri ad aumentare il ritmo della partita: giocate veloci, aperture al bacio, dinamismo e qualità hanno dato nuova linfa e idee alla mediana interista.
Mazzarri lo sta dosando con il contagocce al fine di evitare ricadute dopo il piccolo infortunio subito in precampionato che ha costretto il numero 10 nerazzurro a saltare quasi tutte le partite della sua squadra. In quei minuti sul campo verde del Meazza, Mateo ha fatto capire a tutti che sarà fondamentale nei meccanismi del gioco nerazzurro, in quanto si inserisce perfettamente nel mosaico che vuol comporre l’allenatore toscano.
Contro i rossoblu è arrivato l’esordio anche per l’ultimo arrivato in casa Inter, Saphir Taider. Il franco-algerino, nello scampolo di partita giocato, ha dimostrato di avere le caratteristiche che ben si adattano allo schema del mister e si è subito capito che un ruolo di prim’ordine ci sarà anche per lui.
L’ingresso dei tre giovani Icardi, Kovacic e Taider, ha dato la svolta in una partita che stentava a decollare. Freschezza e gioventù, l’Inter di Mazzarri riparte da qui.
This post was last modified on 28 Agosto 2013 - 10:55