Fino ad ora, Inter e Juventus percepivano più o meno la stessa cifra da Nike: 14,5 milioni all’anno la prima, 15-16 milioni la seconda, comprese per entrambe le forniture e le royalties sulla vendita dei prodotti. Il nuovo accordo, in vigore dal primo luglio 2013 e che scadrà il 30 giugno 2024, fa compiere un notevole balzo in avanti: oltre 18 milioni a stagione, con la possibilità di incrementarli se scatteranno i bonus legati ai risultati sul campo. Così i nerazzurri si avvicinano alla capolista Milan che da Adidas percepisce 16,7 milioni per la sponsorship e complessivamente, tra fornitura e royalties, poco più di 20 milioni.
“È un contratto che per durata e valori rappresenta un benchmark nel mercato italiano delle sponsorizzazioni sportive“, dice Fassone. Ha giocato un ruolo determinante il legame tra Nike e la famiglia Moratti, così come il bacino e l’appeal dell’Inter e l’importanza strategica di una piazza come Milano. Tra disinvestire e rilanciare, in un momento di possibili cambiamenti per l’Inter, Nike ha scelto di rilanciare. L’accordo, finalizzato dallo sports marketing director della branca italiana Cristiano Carugati, consentirà a Nike di sfruttare i diritti per tutti i negozi. E riproporrà all’Inter una sfida che in passato non ha saputo cogliere: la penetrazione sul mercato globale. La mission sarà di sfruttare la distribuzione di Nike individuando quei 34 mercati in cui le maglie nerazzurre possano essere affiancate ai top mondiali col baffo, cioè Barcellona e Manchester United. Grazie a questo incremento dei ricavi l’Inter priva dei soldi Champions respira un po’ e recupera terreno sul fronte commerciale, vera leva da muovere in futuro assieme allo stadio.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
This post was last modified on 27 Agosto 2013 - 16:31