Invece il dado è tratto e lo stesso Moratti lunedì ha passato metà giornata con i propri consulenti finanziari e legali ribadendo la volontà di chiudere la trattativa che porterà al magnate di Giakarta il 70% delle quote nerazzurre. Una scelta dolorosa, spiega La Gazzetta dello Sport, ma necessaria. Non tanto e solo per questioni economiche, anche se lo stesso fratello Gian Marco avrebbe concordato sull’ipotesi grande passo. Il punto è legato proprio al “bene dell’Inter” (quasi un ossessione), alla necessità cioè di modernizzare il club per raddoppiare i ricavi sfruttando le potenzialità del marchio Inter.
Il pezzo forte di Thohir, imprenditore esperto di comunicazione che proprio per questo investirà oltre 300 milioni pur sapendo che ci vorranno almeno due anni per il pareggio di bilancio. Un’intesa trovata un paio di mesi fa sta però richiedendo tempi lunghi per le firme. Il contratto del resto è molto complesso (oltre cento pagine) e da settimane i tecnici sono al lavoro per perfezionare le tante clausole legate a cosa succederà se una delle due parti verrà meno ai vari impegni (anche sulle formule di pagamento) di un accordo trovato appunto da tempo. A Ferragosto c’erano sul tavolo ancora quattro nodi. Due sono stati sciolti a fine mese. Il terzo la scorsa settimana. L’ultimo è vicinissimo alla soluzione e sono stati fatti passi avanti importanti in questi giorni.
Prima delle firme servirà comunque il terzo faccia a faccia tra i due. Solo loro, guardandosi negli occhi, possono infatti pronunciare il sì definitivo e firmare. Non appena avrà l’okay dei suoi uomini, presumibilmente a metà della prossima settimana, Thohir salirà su un aereo. Ma non è scontato che la destinazione sia Milano. Anzi, l’incontro dovrebbe avvenire a Londra. Visti i tempi del signing, sarebbe suggestiva l’ipotesi che vuole i due seduti fianco a fianco a San Siro per Inter-Juve del 14 settembre. Ma questo scenario è tutt’altro che da dare per scontato. Per almeno due motivi. Per una forma di rispetto, Thohir rimarrà in disparte finché non sarà a tutti gli effetti proprietario di maggioranza (quindi sino al closing, che non avverrà prima di ottobre).
This post was last modified on 6 Settembre 2013 - 21:48