Perché?
“In un certo senso mi ricordano la Juventus di due anni fa…”.
Quella che beffò il favoritissimo Milan. Beh, un bel complimento.
“Abbiamo grandissimo rispetto per l’Inter, e la temiamo. È una squadra in salute, non ha le coppe ed è guidata da un bravissimo allenatore come Mazzarri. Credo che per la corsascudetto bisognerà fare i conti con l’Inter. E questo non vale solo per noi”.
Vincere a Milano avrebbe allora valore doppio: tre punti e una mazzata psicologica ai nerazzurri.
“Non credo, per loro non cambierebbe molto. Hanno appena intrapreso un nuovo cammino, e uno stop ci può anche stare all’inizio del progetto. Ripeto, ho l’impressione che l’Inter vada tenuta in grandissima considerazione”.
Comunque, la Juve è partita alla grande. Sembra inarrestabile.
“Sembra non basta (sorride), conta ciò che la classifica dirà a maggio”.
Metta in fila gli obiettivi delle Juve.
“Innanzitutto confermarci in Italia, sarebbe già un’impresa non da poco”.
Dunque, caccia soprattutto al terzo scudetto consecutivo?
“Non solo, io tengo molto anche alla Coppa Italia. Sarebbe la decima della storia juventina, un bel traguardo”.
E in Europa?
“Vorrei spingermi un po’ più in là rispetto alla scorsa stagione, ma in Champions molto dipende anche dai sorteggi e dalla fortuna”.