Il tecnico bianconero parte dalle analogie tra l’Inter attuale e la sua prima Juventus: “Anche noi venivamo da due brutte stagioni e Mazzarri, come ho fatto io nel 2011-12, può lavorare tutta la settimana non avendo le coppe. Anche gli infortuni, se non si partecipa alle coppe europee, diminuiscono. Lo scorso anno l’Inter non aveva certo una rosa scarsa, nonostante il campionato negativo, altrimenti non sarebbe riuscita a battere la Juventus in casa 3-1, diventando per un periodo protagonista della lotta scudetto. Poi il campionato è fatto di 38 partite e alla lunga è stata la continuità a fare la differenza tra noi e loro. Per noi, due anni fa, si parlava di mercato sbagliato e di sesto posto, poi il campo ha dimostrato tutt’altro. Può succedere anche a loro quest’anno, anche se egoisticamente mi auguro di no. In ogni caso, possono ambire a fare un ottimo campionato. Se poi riusciranno a vincere o meno lo scudetto, questo dipenderà dalla loro bravura a gestire le varie situazioni”.
L’allenatore leccese, poi, ha speso parole di elogio per il lavoro svolto dal suo collega in questi primi mesi di avventura sulla panchina nerazzurra: “La bravura di un tecnico sta nel valorizzare un gruppo e Mazzarri, negli anni, ha dimostrato di saperlo fare. Basti vedere il suo lavoro a Napoli dove, partendo da Hamsik, Lavezzi e Cavani, è riuscito a far migliorare anche altri elementi. L’Inter di oggi riscpecchia l’idea di calcio del suo allenatore e questa sta facendo crescere diversi giocatori. Conosciamo il loro modo di giocare, dovremo stare attenti alle ripartenze di Alvarez, Palacio e degli esterni, e alle progressioni di Guarin, che possono spaccare in due la squadra”.
“Per loro è una partita importante soprattutto dal punto di vista psicologico – prosegue Conte –, perchè se vincessero aumenterebbero la loro autostima. A noi accadde due anni fa battendo in casa il Milan di Ibra, Thiago Silva, Nesta, Pato, che veniva dato per super favorito. Quella partita ci fece capire che con il lavoro avremmo potuto competere ad alti livelli. Da lì a vincere lo scudetto ce ne passa, ma dal punto di vista psicologico ci diede una grande spinta. Dovremo fare attenzione perché l’Inter ha le carte in regola per lottare ai vertici e con maggiore convinzione potrebbero diventare pericolosi”.
Per quanto riguarda la probabile formazione, Conte recupera Barzagli e Vucinic, che dovrebbero essere regolarmente in campo dal primo minuto. Salvo sorprese, dunque, i bianconeri affronteranno l’Inter con l’undici tipo: Buffon in porta, Barzagli, Bonucci e Chellini in difesa, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah a centrocampo e la coppia Vucinic–Tevez in attacco.
This post was last modified on 13 Settembre 2013 - 19:54