Domani, alle ore 18, l’Inter ospiterà la Juventus a San Siro per la 3^giornata della Serie A TIM 2013-14. In diretta dalla sala stampa dello stadio “Giuseppe Meazza”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Walter Mazzarri nella consueta conferenza della vigilia.
C’è un solo allenamento con tutto l’organico a disposizione…
“Preferisco non commentare questa situazione. Nei limiti del possibile cercherò di dare i giusti input ai miei giocatori”.
Che messaggio hai trasmesso alla squadra?
“Ieri sono rientrati gli ultimi giocatori e non ho ancora fatto un discorso vero. Mi sono raccomandato che riposassero per essere lucidi in vista della partita. Io credo che a livello generale – e i giocatori lo sanno – dobbiamo cercare di migliorare quello che abbiamo già mostrato. Con i pochi giocatori che avevo a disposizione, ho mostrato gli errori di Catania, perché la prima gol l’hanno avuta loro. La concentrazione deve esserci dall’inizio”.
Per Conte i tre punti possono valere di più per l’Inter…
“A volte nel calcio gli episodi possono fare la differenza. La cosa importante è offrire una prestazione di livello”.
Per De Laurentiis con Benitez il Napoli può avere un’importanza maggiore a livello internazionale.
“Non commento le dichiarazioni degli altri ma non penso ci possa essere una differenza così grande tra livello nazionale e internazionale. Se un allenatore è bravo…”
Spera di rivedere l’Inter-Juventus di questa estate?
“Io vorrei vedere quello che l’Inter ha mostrato in questo inizio di stagione, senza però gli errori fatti con Genoa e Catania”.
Il fatto che l’Inter non vinca a San Siro contro la Juve dal 2010, può essere un tabù da sfatare?
“Quando si affrontano queste squadre vanno fatte diverse considerazioni, cercheremo di invertire la tendenza”.
Si accontenterebbe anche del pareggio?
“Tutta la squadra deve essere compatta ed unita, facendo una fase passiva in un certo modo. Questo senza dimenticare che le mie squadre devono pensare a mettere in difficoltà gli avversari”.
Sul piano psicologico, è una partita importantissima. Cosa si aspetta a livello comportamentale?
“Per noi sarebbe più importante vincere per acquisire autostima, cosa che la Juve ha già accumulato in questi anni”.
Come spiega l’antipatia tra lei e Conte?
“Non so a cosa si riferisce, io credo di non aver mai detto qualcosa per infastidirlo. Avevo solo detto che per affrontare il Napoli la Juventus si era schierata a tre, ma io questo lo prendo come un complimento”.
Uno come Alvarez potrebbe essere la chiave della partita?
“Sono restio a credere che il singolo possa decidere la partita. Le squadre sono diventate tali attraverso il gioco e non con i solisti. È chiaro che Alvarez ha grande qualità e lo ha dimostrato”.
La partita contro la Juve per qualche tifoso vale addirittura più del derby contro il Milan. Potrebbe indurre i giocatori a voler strafare?
“I giocatori potrebbero anche subire questa tradizione, esorterei tutti di andarci con i piedi di piombo”.
Quanti scudetti ha la Juve secondo lei?
“Dobbiamo essere i primi a cercare di mantenere gli animi calmi”.
I tifosi le hanno già trasmesso questa rivalità con i bianconeri?
“Queste rivalità sono belle, danno carica. Spero di dare grosse soddisfazioni ai nostri tifosi”.
La Juve ha un ottimo centrocampo. Si deciderà lì la partita?
“Si, ma anche la fase difensiva sarà fondamentale”.
Che effetto le fa sentire che questa Inter ricorda la prima Juve di Conte?
“Non vedo grandi similitudini, non capisco a cosa ci si possa riferire…”
L’anno scorso vincendo a Torino l’Inter diede l’impressione di poter competere per il titolo. Si può ripartire da lì?
“Io dico che una squadra non si può valutare da una partita, credo che al di là del risultato di domani sarà importante vedere una squadra che conceda poco, con attenzione. Una vittoria isolata sarebbe fine a sé stessa. Vorrei insistere su questo concetto per avere continuità”.
Vista con gli occhi della nazionale argentina, Palacio ha più importanza di Tevez. Cosa ne pensa?
“Bisogna rispettare le decisioni degli altri allenatori. Ai tempi di Mourinho, ricordo che Cambiasso non veniva convocato. Ogni allenatore fa le sue scelte a seconda del modulo utilizzato”.
Ha in mente qualcosa per arginare Pirlo?
“Quando preparo le partite penso anche a limitare le loro fonti di gioco”.
Milito è pronto per tornare a giocare una partita di Serie A?
“Ho deciso di convocarlo, è a disposizione ma deve ancora trovare la condizione migliore. È importante che sia con noi. Valuteremo gara dopo gara la sua crescita”.
Alvarez è stato utilizzato maggiormente da seconda punta.
“Ricky è talmente eclettico che può giocare in diversi ruoli. Se fa la seconda punta è perché devo capire ancora i meccanismi della squadra, ma nel futuro quando la squadra andrà a mille lo impiegherò come mezzala. Lo vedo molto bene in quella posizione”.
Dove vede meglio Taider?
“Saphir è un giocatore giovane che sono contento di avere a disposizione. Adesso sta bene, mentre Kovacic è un po’ in ritardo a causa dell’infortunio avuto in estate”.
Nell’attuale rosa dell’Inter, c’è qualche attaccante simile a Cavani?
“Palacio è uno che attacca la profondità, ma hanno comunque caratteristiche diverse. Rodrigo è uno utile anche in fase di raccordo“.
Qual è il giocatore della Juventus che teme di più?
“Sono restio a dirne uno, dal portiere al centravanti sono tutti forti”.
Potrebbe essere un po’ presto incontrare la Juventus adesso?
“Si, probabilmente sarebbe stato meglio affrontarli tra qualche tempo. Il calendario ci ha detto questo e lo accettiamo volentieri, cercando di fare qualcosa di importante“.