Olsen è convinto della bontà della sua scelta di restare a Milano: “E’ probabilmente la sintesi della differenza tra me e altri ragazzi della mia età. Ho deciso di prendere la strada più difficile restando all’Inter. Devo concentrarmi e lavorare per ritagliarmi qui il mio spazio”.
Il giovane centrocampista ha appena disputato con l’Under 21 due partite contro Andorra e Slovenia. La convocazione per questi due incontri è anche frutto dell’ottimo lavoro svolto in sede di ritiro sotto la guida di Mazzarri: “Mi sono chiesto più volte se sarebbe stato il caso di cercare una squadra in cui andare a giocare in prestito, ma poi Mazzarri mi ha detto che avrei potuto giocare nel precampionato e ho scelto di restare”.
Patrick spiega poi come sia cambiato il modo di approcciarsi a partite e allenamenti nel calcio “che conta”: “Davanti a me si è aperto un mondo del tutto nuovo. Ora ogni singolo esercizio è una sorta di esame, il calcio dei grandi è così”.
Il talento danese spiega anche le differenze tra Mazzarri e il suo predecessore, Andrea Stramaccioni: “In squadra c’è più disciplina. Questo ci ha aiutato, come dimostrano anche i risultati delle prime giornate”.
Infine un commento sul rischio di dover passare un’annata tra panchina e tribuna: “E’ vero, c’è tanta concorrenza, ma io non ho intenzione di sprecare un anno. Le proposte che mi sono arrivate dalla Serie B non mi hanno dato le garanzie che cercavo, ecco perché ho deciso di stare all’Inter e crescere in una squadra di alto livello”.
This post was last modified on 17 Settembre 2013 - 13:06