Complice anche la non perfetta forma fisica di Mateo Kovacic, Saphir ha vinto il ballottaggio con Zdravko Kuzmanovic, che non aveva convinto nella prima uscita stagionale, e si è guadagnato la maglia da titolare nella partitissima contro i bianconeri. Mazzarri crede fortemente nelle capacità e nell’utilità dell’ex Bologna e la gara disputata è stata una conferma delle qualità del ragazzo, capace di reggere in mezzo al campo il confronto con gente già affermata a livello internazionale come Pirlo, Vidal ed il giovane Pogba.
Tanta corsa, tanti palloni recuperati, impostazione del gioco semplice ma mai banale e, soprattutto, una gran voglia di far capire a tutto il popolo interista il perché Mazzarri abbia fatto il suo nome alla dirigenza nerazzurra per completare il reparto. In un San Siro tutto esaurito, il giovane Taider non si è fatto intimidire né dalla bolgia sugli spalti né tanto meno dal blasone dell’avversario, dando prova di tutto il suo potenziale con una gara ottima.
Uscito dal campo per far posto a Mauro Icardi (autore del vantaggio interista, ndr), Saphir si è preso l’applauso degli 80 mila del “Meazza”, che ne hanno apprezzato l’impegno e le giocate, e si è accomodato in panchina ricevendo anche gli apprezzamenti del tecnico.
Il 21enne ex Bologna rappresenta uno dei tasselli più importanti nel processo di ringiovanimento avviato dall’Inter: talenti come lui e Kovacic sono un’assicurazione sul futuro del club e la speranza migliore per il popolo nerazzurro di tornare finalmente a competere in Italia e in Europa.
This post was last modified on 17 Settembre 2013 - 16:29