Dopo il pareggio casalingo nel derby d’Italia di sabato, molti giornalisti e addetti ai lavori hanno ricominciato a parlare dell’Inter come possibile pretendente al tricolore, paragonando addirittura la formazione di Mazzarri alla prima Juventus di Antonio Conte. Nell’estate 2011, infatti, il tecnico pugliese prese in mano una squadra reduce da due settimi posti consecutivi e, con qualche innesto mirato, riuscì a strappare lo scudetto al Milan, campione d’Italia in carica e favorito assoluto nei pronostici preseason.
Per i nerazzurri, però, la realtà dei fatti è un’altra: dopo una stagione sciagurata come quella passata e un mercato che non ha regalato grandi colpi, il popolo nerazzurro vuole evitare di rimanere scottato ancora una volta dall’illusione di essere già competitivi per la lotta scudetto. In questo senso, Mazzarri è stato chiaro: niente proclami da parte dell’ambiente; l’Inter deve ragionare di partita dopo partita, avendo come unico obiettivo quello di crescere e migliorare. Il vantaggio di avere l’intera settimana a disposizione per preparare l’impegno della domenica è innegabile, ma deve essere sfruttato per centrare quello che è il vero traguardo stagionale: quel terzo posto che permetterebbe alla Beneamata di tornare nell’Europa dei grandi.
La corsa al podio non sarà una passeggiata, considerando anche che la nuova Serie A ha visto un importante livellamento di forze nei piani alti della classifica. Subito dietro Juventus e Napoli, indicate come principali pretendenti al titolo, si daranno battaglia Inter, Roma, Fiorentina, Milan e Lazio, che faranno di tutto per accaparrarsi l’ultimo pass disponibile per la Champions League 2014-15.
Il calcio, poi, riserva sempre sorprese, quindi Zanetti e compagni avranno l’obbligo di puntare il più in alto possibile e di farsi trovare pronti in caso di clamorosi scivoloni da parte delle altre concorrenti. Tuttavia, spostare l’attenzione da quello che è il vero obiettivo stagionale, potrebbe rivelarsi controproducente: lo scudetto nerazzurro, almeno per quest’anno, si chiama “terzo posto”. Tornare tra le big d’Europa sarebbe fondamentale, non solo per dare respiro alle casse nerazzurre ma anche per dare il giusto slancio al nuovo progetto.