“Abbiamo iniziato bene, ma è ancora l’inizio dobbiamo migliorare tante cose, ma credo che si stia vedendo il lavoro che abbiamo svolto in ritiro. Manca ancora tantissimo, bisogna andare avanti con tranquillità. I tifosi ci stanno accompagnando, come sempre, e noi stiamo facendo il nostro dovere in campo. Contro la Juventus è stato bellissimo vedere San Siro così pieno. Sono mancati i tre punti, peccato, ma è stato bello lo stesso. Ci si emoziona sempre nel vedere lo stadio così, è impressionante. Senti che devi fare bene dentro il campo perchè le persone che ti guardano lo meritano. Per questo su ogni palla che avevano loro, noi eravamo in tre per cercare di rubarla. E’ questo che dobbiamo fare sempre, il calcio di adesso si gioca così”.
Il racconto dell’ex Velez passa anche dalle parole su Walter Mazzarri e su quale sia il segreto dell’allenatore nerazzurro che gli abbia permesso di dare una scossa all’Inter: “Penso che con questo allenatore abbiamo le idee più chiare e per un giocatore entrare in campo e sapere cosa fare, dove trovare i compagni, il funzionamento che abbiamo come squadra, è un vantaggio. Credo questa sia la cosa più importante che ha fatto il Mister, si inizia a vedere una squadra in campo. Stare bene fisicamente ti dà più fiducia e sicurezza, il lavoro svolto in ritiro sta pagando”.
Alla richiesta di un tifoso, Ricky svela anche il suo sogno: “È continuare a crescere nel calcio, fare grandi cose qui all’Inter e magari giocare il Mondiale con la Nazionale. Sono stato convocato per queste ultime partite, ma se non faccio bene all’Inter non arriva”.
Sulla poca pazienza mostrata spesso dai tifosi italiani nei confronti dei giovani, il numero 11 nerazzurro si esprime così: “Credo che i tifosi la sentano come una passione, quindi quando hai passione per il calcio non puoi chiedere pazienza perchè vogliono vedere vincere la squadra. Noi in questo senso siamo abituati, dobbiamo avere più equilibrio rispetto a loro: non sentirsi i migliori quando le cose vanno bene e non sentirsi i peggiori del mondo quando vanno male”.
Si parla poi di come Alvarez possa migliorare sul campo: “In tanti mi dicono di provare a tirare più volte in porta. Credo sia per il fatto che non ho lo stesso pensiero che ha un attaccante. Devo essere più deciso, anche quando a volte mi vedo bloccato dagli avversari perchè non sai mai come può andare. Tanti campioni arrivati nella Serie A 2013/2014? Sono arrivati giocatori importanti, ma credo che il campionato italiano sia sempre stato uno dei più belli al mondo”. Come finisce quest’anno? “Speriamo bene per noi, ma dobbiamo pensare al Sassuolo adesso e via via alle partite successive”.
This post was last modified on 19 Settembre 2013 - 16:27