Nonostante i pochi mesi di lavoro alle spalle, l’Inter sta dimostrando di avere un potenziale tecnico che nell’ultima stagione non era quasi mai riuscita a esprimere: “Avevamo bisogno di sconfiggere i retaggi del passato – ammette il tecnico toscano –. Non c’ero l’anno scorso, non so cosa accadeva, ma c’è rispetto per chi mi ha preceduto. I giocatori devono essere mentalmente sereni e l’allenatore serve anche a questo. Ora però non dobbiamo correre il rischio di accontentarci ma continuare su questa strada”.
Al “Mapei Stadium” è arrivata anche la prima rete in maglia nerazzurra di Taider, autore di un’altra prestazione convincente: “Saphir l’abbiamo voluto perchè pensavamo fosse importante per noi. Poi se lo metti in condizione di fare bene le due fasi è ancora meglio. Se tutti sanno cosa devono fare, anche le individualità si esaltano. Taider, ma anche Alvarez e Guarin, che oggi è stato molto più continuo. E’ una cosa che vale per tutti”.
Con il ritorno di Milito, l’Inter ha a disposizione un arma in più per il suo reparto offensivo, ma Mazzarri ci tiene a precisare che non è il numero di attaccanti a determinare la pericolosità di una squadra: “A volte, per dominare le gare e avere il possesso palla, è meglio giocare con meno attaccanti puri. Non si danno punti di riferimento e gli avversari vanno in difficoltà. Alvarez sta interpretando il ruolo di seconda punta come piace a me, giocando tra le linee. Ricky deve solo migliorare nell’ultimo passaggio, fa cose bellissime poi spesso si perde. Se migliora anche lì abbiamo fatto crescere un talento vero”.
This post was last modified on 23 Settembre 2013 - 17:29