Dopo la duplice vittoria nel giro di cinque giorni contro Sassuolo e Fiorentina, gli uomini di Mazzarri si apprestano a sfidare il Cagliari al “Nereo Rocco” di Trieste, un campo che lo scorso aprile vide i nerazzurri, guidati allora da Andrea Stramaccioni, uscire sconfitti dal campo con il risultato di 2-0, frutto della doppietta dell’ex di turno Mauricio Pinilla.
Rispetto alla scorsa stagione, la società sarda è quella che ha cambiato meno di tutte: il mercato estivo, infatti, a fronte delle partenze di Casarini al Lanciano e Thiago Ribeiro al Santos, ha portato solamente il giovane difensore greco Oikonomou e il centrocampista macedone Ibraimi.
Dal momento dell’insediamento sulla panchina cagliaritana (datato ottobre 2012, al posto di Massimo Ficcadenti), il duo composto da Ivo Pulga e Diego Lopez è riuscito a costruire una squadra ostica che, sopratutto grazie alla rapidità e alla fantasia dei suoi attaccanti, riesce sempre a mettere in difficoltà gli avversari.
Non a caso, nello scorso campionato, nonostante i 55 gol subiti contro i 43 messi a segno, i rossoblu sono stati protagonisti di un girone di ritorno, che li ha visti ottenere la salvezza con sei turni di anticipo grazie a una media di 1.4 punti a partita, e anche in questo inizio di stagione hanno mostrato tutta la loro quadratura uscendo imbattuti dalle ultime tre sfide contro Fiorentina, Sampdoria e Livorno, vincendo contro l’Atalanta e perdendo solamente a San Siro contro il Milan, per un totale di sette gol fatti (tutti con giocatori diversi) e otto subiti.
Il modulo ultracollaudato è un 4-3-1-2 con Agazzi tra i pali, davanti a lui una linea a quattro composta da Perico, Rossettini, Astori e il giovane talento classe ’94 Murru, a centrocampo Conti è il cervello della squadra, mentre ai suoi lati, con mansioni ben più propositive, troviamo Ekdal da un parte e Nainggolan dall’altra; a loro il compito di far ripartire l’azione e innescare il reparto offensivo, con Cossu alle spalle di Pinilla e Sau. Contro i nerazzurri, però, non saranno a disposizione né il centrocampista svedese ex Juve né il fantasista sardo: al loro posto possibile l’inserimento di Dessena in mediana e di Cabrera sulla trequarti.
Il trio difensivo scelto da Mazzarri dovrà prestare molta attenzione alla vivacità e alla qualità degli elementi offensivi rossoblu, ma i pericoli potrebbero arrivare anche dagli inserimenti dei centrocampisti. Per espugnare il “Nereo Rocco” – campo decisamente ostico per l’Inter – e dar seguito all’importante ruolino di marcia delle prime cinque giornate, i nerazzurri dovranno sfoderare quindi una prestazione di assoluto livello.