Ci siamo, verrebbe da dire. Dopo un’estate di voci, smentite e frasi appena accennate, ormai l’Inter è pronta a un passaggio storico, con l’ingresso in società del magnate indonesiano Erick Thohir. Il club nerazzurro sarà, per la prima volta nella sua storia, in mani straniere, ma fino a qui nulla di nuovo.
Le novità, o per meglio dire i chiarimenti, arrivano dalla possibile, nonché probabile, suddivisione delle quote; Moratti e Thohir manterranno inizialmente il 30% a testa delle azione della società, mentre Roeslani e Soetedjo, i soci di Thohir, il 20%. In linea teorica, dunque, l’attuale patron nerazzurro resterebbe azionista di maggioranza insieme all’indonesiano più “chiacchierato” a Milano nelle ultime settimane, ma questa linea resterà puramente teorica, in quanto i soci del Tycoon asiatico dovrebbero cedergli progressivamente parte delle loro quote, scendendo leggermente sotto il 20% iniziale.
Da quanto si legge dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, ci sarebbero novità anche per quel che concerne il Cda; i nuovi proprietari avrebbero in mente un consiglio d’amministrazione “più snello ed esecutivo”, con la conseguenza che il sopracitato Cda diventerà il nuovo effettivo centro del potere. L’ingresso dei nuovi soci potrebbe addirittura arrivare entro la fine del mese, a patto che vi sia un’accelerata per la questione firme.
Capitolo Moratti: il patron nerazzurro non ha ancora deciso se resterà presidente. Thohir è orientato in questa direzione, ma all’attuale numero uno interista non dispiacerebbe vedere coinvolto il figlio Angelomario, mentre non vi è alcuna clausola per cui Moratti debba lasciare prima del previsto qualora si facesse avanti un nuovo socio.
L’ingresso della cordata indonesiana, oltre a capitale fresco, contribuirà a “creare un’Inter sicuramente più forte”, come affermato dalla stesso Moratti. Restano alcuni dettagli da definire, cifre da limare e tempi tecnici da rispettare, ma il solco è ormai tracciato e la “nuova” Inter sta prendendo sempre più forma, anche a livello societario.