Intercettato dai giornalisti presenti sotto gli uffici della Saras, Massimo Moratti ha commentato la prima sconfitta stagionale subita dall’Inter. Ecco le sue parole, riportate da inter.it:
Moratti: in molti oggi sottolineano il discorso di Walter Mazzarri alla squadra alla fine della partita contro la Roma. Ha dato fiducia anche a lei?
“Io non l’ho sentito, non ero negli spogliatoi quando ha fatto il discorso. Però ho letto che è stato fatto bene, ma la capacità di Mazzarri è anche questa. La capacità degli allenatori in generale, quando sono bravi, è di saper trovare le parole giuste”.
Che significato ha la sconfitta contro la Roma?
“Tre punti in meno. Il significato per noi è certamente quello di fare di più. C’è un’ampia scelta, man mano possono giocare i giocatori più in forma”.
Per come è arrivata questa sconfitta, è una gara che ridimensiona la squadra o è stata una gara molto particolare visto come è arrivato il punteggio?
“Devo dire che la partita poteva prendere una piega totalmente diversa. Quindi, avesse preso quella piega, saremmo qui a parlarci in un altro modo. Ridimensiona? In fondo ci serve come lezione per metterci a lavorare di più, forse. O per capire che certe partite, quando sono un po’ storte, bisogna forse saperle affrontare in campo diversamente. Questo immagino. Anche se l’altro giorno non ho niente da dire ai miei, perchè i ragazzi hanno provato sino alla fine a fare gol e a fare una buona partita”.
Prima della gara aveva detto che avrebbe voluto vedere come andava la squadra visto che c’erano certe assenze. Crede che la squadra ne abbia risentito più di tanto?
“Molte volte se ti attacchi alle assenze quando le cose vanno male… Ci si attacca in quanto sai il valore dei giocatori che sono fuori, che magari hanno esperienza, e possono non perdere l’equilibrio nel momento difficile”.
Il rigore che, oggettivamente, non c’era l’ha fatta arrabbiare o è solo un episodio?
“Al momento sì. Si è capito che era fuori, ma non ti arrabbi. Siamo all’inizio del campionato, continui a pensare che sono errori possibili. Mi dispiace che ci sono tre persone lì a guardare e manco uno vede giusto. Però insomma è andata così, non è che te la prendi, speri sempre che ci si possa rifare”.
In relazione alla trattativa con Thohir, è stato scritto da qualcuno che già mercoledì potrebbero arrivare le firme. E’ vero?
“Non lo so, vediamo. Adagio, adagio vediamo e andiamo avanti. Vediamo che succede”.
Lei però si aspetta che possa essere una settimana decisiva per la chiusura?
“Quante settimane è che diciamo così…”.