Chiuso nel ruolo da intermedio dall’esplosione di Taider, dall’eccelsa qualità di Kovacic e dalla straripante fisicità di Guarin (oltre che dal talento poliedrico di Alvarez), il numero 17 nerazzurro avrebbe potuto ritagliarsi un ruolo, seppur marginale, come vice-Cambiasso nella posizione di playmaker basso davanti alla difesa. Un ruolo che, considerate le sue caratteristiche, gli si addice di più rispetto a quello di mezz’ala.
Chiamato, infatti, a disimpegnarsi da interno sinistro da Mazzarri, Kuzmanovic ha pagato il suo scarso dinamismo, la difficoltà di dettare il passaggio in profondità e la scarsa propensione ad accorciare verso le punte dando una soluzione offensiva sulla trequarti avversaria. Tutte doti che il serbo non sembra possedere nel proprio bagaglio tecnico, tipico di un giocatore posizionale difficile da collocare, se non in una posizione statica.
Mazzarri, però, in questa prima fase di campionato, difficilmente si è voluto privare dell’esperienza e dell’acume tattico di Cambiasso, anche quando la turnazione dei titolari gli ha fatto scegliere una formazione diversa. Tutto ciò, unito al recupero completo di un Mudingayi – che l’ex tecnico del Napoli vorrà testare – sembra assottigliare maggiormente la possibilità di vedere nuovamente in campo l’ex centrocampista viola.
A questo punto, dinanzi a qualche offerta di mercato, la società di Corso Vittorio Emanuele lascerà andar via il giocatore per rimpiazzarlo, magari, con un centrocampista più funzionale al credo calcistico della propria guida tecnica. Lo stesso Kuzmanovic, che durante la finestra di mercato estiva dimostrò tutta la sua reticenza nei confronti di un probabile trasferimento altrove, vaglierà bene la possibilità di giocarsi le sue carte in un’altra realtà.
This post was last modified on 11 Ottobre 2013 - 15:56