Non è mai facile indossare la maglia della propria Nazionale, specie se sei un difensore di 25 anni che sta provando a consacrarsi definitivamente dopo due stagioni con più ombre che luci e se il tuo CT ti impiega col contagocce, arretrando spesso un centrocampista nella linea difensiva in caso di necessità anziché darti spazio e fiducia.
Finalmente Andrea Ranocchia è riuscito a disputare 90 minuti nel match che ha visto l’Italia di Prandelli impegnata ieri a Copenaghen contro la Danimarca; una prestazione non eccezionale, ma che certifica il buon momento di forma del centrale interista e che potrà essere importante in vista di un continuo processo di crescita personale.
Lo stesso Andrea sa di aver commesso qualche sbavatura, fisiologica se si pensa che ha giocato in una difesa a 4 dopo tanti mesi e in tandem con Chiellini, coppia pressoché inedita anche in azzurro: “All’Inter sono abituato a giocare con una difesa a 3, ma penso che dopo qualche incertezza iniziale ho preso confidenza e le cose sono andate migliorando. Ho fatto qualche errore in fase di appoggio, ma loro ci pressavano molto alti e non era facile in queste condizioni”.
Il numero 23 interista analizza questo positivo avvio di stagione, culminato con la fiducia concessagli da Prandelli nella gara di ieri: “Sto lavorando bene e mi sento in forma. Oggi durante i primi minuti ero un po’ bloccato, ma poi mi sono sciolto ed è andato tutto per il verso giusto. Sono contento che il mister mi abbia dato fiducia, voglio continuare a fare bene ed essere pronto anche nei prossimi impegni”.
Infine, una battuta sul pareggio ottenuto nel finale: “Nel secondo tempo loro ci hanno chiuso, ma ce l’abbiamo messa tutta per trovare il gol del 2-2. Non è stato affatto facile giocare contro la Danimarca, ma abbiamo retto e siamo stati bravi a trovare il pareggio”.