L’anno della svolta, per lui, è stato il 2008. Lascia la sua città, i suoi amici, le sue abitudini e approda in nerazzurro. Debutta nei Giovanissimi nazionali allenati da Salvatore Cerrone e da subito mette in mostra le sue qualità. Tecnica sopraffina e la sensazione che, col pallone tra i piedi, possa creare sempre qualche pericolo: dribbling, corsa e grande visione di gioco sono le sue peculiarità. Nasce come centrocampista centrale, ma presto per sfruttare la sua vivacità, la sua posizione viene avanzata fino a ricoprire sia il ruolo di trequartista che di seconda punta.
Dopo l’ottimo rendimento tra Giovanissimi e Allievi nazionali, nell’estate del 2011 la società nerazzurra, nel definire col Cesena il riscatto di Nagatomo (acquisito in prestito nella sessione di calciomercato invernale), inserisce Luca Garritano nell’affare, cedendone metà del cartellino alla società guidata dal presidente Igor Campedelli. Ma l’Inter però, non ha nessuna intenzione di privarsi del suo gioiellino, quindi l’accordo prevede che Luca resti a Milano nella Berretti guidata da Sergio Zanetti, dove disputa l’ennesima stagione da incorniciare: campione d’Italia Berretti e scudetto anche con la Primavera.
Con Stramaccioni arriva poi anche il titolo conquistato nella Next Generation Series e l’esordio in prima squadra sempre con il tecnico romano. Ora la stagione nella serie cadetta con la maglia del Cesena potrà dirci qualcosa di più sulle sue potenzialità.
This post was last modified on 14 Ottobre 2013 - 16:38