Rispetto al 4-2-4, suo marchio di fabbrica, quest’anno Giampiero Ventura ha deciso di voltare pagina. Partito Ogbonna (passato ai cugini della Juventus), ora la linea è a tre, con Glik, Bovo e Rodriguez a formare il terzetto della retroguardia; il centrocampo è a cinque, con la rivelazione d’inizio stagione D’Ambrosio sulla fascia destra, Pasquale su quella mancina e il trio di mezzo formato da Vives, Brighi ed El Kaddouri. La qualità non manca nella rosa, che può vantare anche una coppia d’attacco di grande talento e freschezza: Cerci e Immobile.
Insomma, il mister ex Bari, al suo secondo anno sulla panchina del Torino in Serie A, ha puntato con decisione sul 3-5-2 che ormai spopola in Italia; sono stati abbandonati quindi i quattro uomini offensivi, due ali e due attaccanti, per avere in cambio una squadra più compatta e quadrata, che non rinuncia al gioco sugli esterni, ma agisce soprattutto in contropiede sfruttando la velocità di Cerci.
Il Toro quest’anno è apparso una squadra difficile da battere, come testimonia la vittoria sofferta della Juve nel derby, con un gol irregolare di Pogba. Dopo il 2-0 in casa contro il Sassuolo, i granata hanno perso con l’Atalanta e pareggiato con il Milan (con molte polemiche per il rigore di Balotelli al 90′). L’ultima vittoria dei granata è contro il Bologna, il 22 settembre al Dall’Ara. Poi sono arrivati due pareggi, contro Samp e Verona, e la sconfitta nel derby.
La classifica vede il Torino occupare il nono posto in classifica, ma nelle ultime giornate i ragazzi di Ventura avrebbero meritato almeno un paio di punti in più. I granata sono stati infatti penalizzati da una serie di decisioni arbitrali sbagliate, che hanno scosso l’ambiente e causato insofferenza. La pausa per le Nazionali sarà servita per calmare gli animi e per consentire a tutti di lavorare con la giusta concentrazione.
La difesa granata è apparsa tutt’altro che imperforabile nelle prime giornate, visti i dieci gol subiti. A peggiorare le cose per Ventura sono arrivate la squalifica di Glik e gli infortuni di Bovo e Rodriguez. Contro i nerazzurri ci sarà una soluzione d’emergenza: probabile un terzetto formato da Darmian, il nuovo acquisto Maksimovic e l’usato sicuro Moretti.
In avanti la prima preoccupazione per la difesa interista viene da super Cerci, che ha segnato sei gol in sette giornate: uno score impressionante che, al di là dei gol arrivati su calcio di rigore, dimostra la crescita esponenziale del numero undici sotto la guida di Ventura. Accanto a lui ci sarà Ciro Immobile, altro giovane di grandi prospettive, titolare fisso nell’Under 21 azzurra.
All’Olimpico il Toro darà battaglia e per gli uomini di Mazzarri strappare i tre punti non sarà per nulla facile. Le sgroppate di D’Ambrosio sulla fascia, la qualità delle punte e la fantasia dei centrocampisti come Brighi e El Kaddouri potrebbero mettere in difficoltà l’Inter se non sarà compatta in difesa e giocherà di squadra.
This post was last modified on 17 Ottobre 2013 - 00:58 00:58