La partita domenica sera all’Olimpico tra Torino e Inter è stata seguita anche da Erick Thohir, seduto comodamente sulla poltrona di casa a tifare per la sua nuova squadra che presto lo vedrà protagonista sul campo calcistico europeo.
Stando a quanto riportato questa mattina da La Gazzetta dello Sport, il promesso azionista di maggioranza dell’Inter tra due/tre settimane sarà a Milano per l’ingresso ufficiale in società. Tutto dipenderà dai tempi tecnici che serviranno per arrivare al closing. L’effettivo passaggio del 70% del pacchetto azionario alla società creata con i soci Roeslani e Soetedjo potrebbe arrivare per la fine della prossima settimana. Poi lo sbarco ufficiale dipenderà dalla data di convocazione dell’Assemblea straordinaria che dovrà approvare la nomina del nuovo Cda.
A proposito del quale, tra le ipotesi al vaglio c’è quella che vorrebbe Moratti fuori dal futuro board che dai quattordici attuali sarà ridotto a otto membri. Alla famiglia che ha fatto la storia dell’Inter ne andranno tre, di cui due paiono certi per Angelomario, figlio del petroliere e attuale vicepresidente, e per il fidato Rinaldo Ghelfi. L’attuale numero uno avrebbe deciso di lasciare il proprio posto non a Marco Tronchetti Provera, bensì a un dirigente della Four Partners, l’advisor di famiglia che nell’operazione Thohir ha affiancato Lazard Italia. Questo succederà se Moratti decidesse di declinare l’invito di Thohir. E a quel punto potrebbe accettare solo una carica onoraria.
Presto sapremo con certezza. Come presto sapremo anche come e con che tempi il nuovo azionista di maggioranza intende mettere mano in società. Di certo da qualche giorno sono a Milano due emissari di Thomas Shreve, l’uomo forte di Thohir che nel marzo-aprile scorso ha gettato in gran segreto le basi dell’operazione. La missione è quella di definire il nuovo organigramma e di valutare alcune posizioni societarie. Anche per una questione di discrezione, i due e gli uomini della Inner Circle non si muovono in sede ma tra alberghi e studi legali.