Alla fine del match, Walter Mazzarri si è soffermato proprio sulle disattenzioni che hanno mantenuto viva la speranza dei gialloblu: “Dobbiamo restare per novantacinque minuti sempre al massimo così da non rischiare niente. Mi sono arrabbiato perché abbiamo questi cali di tensione, queste leggerezze che ci fanno soffrire anche quando non dobbiamo. Oggi siamo partiti bene e non abbiamo fatto come a Torino dove l’inizio non mi era piaciuto. E’ stata una bellissima risposta da parte dei ragazzi sia dal punto di vista dell’attenzione che del gioco. Va detto, però, che siamo giovani e questi cali di attenzione ci stanno, tendiamo a specchiarci troppo ma dobbiamo eliminare queste disattenzioni se vogliamo crescere sempre di più. Bisogna mantenere lo stesso atteggiamento fino a quando la partita non è sul 3-0 e mancano 10 minuti al termine”.
Il tecnico toscano ha le idee ben chiare su come i suoi uomini possano migliorare e raggiungere grandi traguardi: “Abbiamo dei calciatori che nel giro di poco diventeranno tra i più forti nel proprio ruolo. Un esempio è Juan Jesus, che è fortissimo se riesce a stare concentrato per tutta la partita; quando, invece, comincia a giocare alla brasiliana lo devo riprendere. Ma è chiaro che è molto giovane, è abituato a un calcio diverso e devo aiutarlo a crescere da questo punto di vista. Ha delle grandissime qualità, ma alcune volte si dimentica del reparto, di fare le cose alla perfezione proprio come deve fare sempre un difensore”.
La gara del difensore brasiliano è stata caratterizzata da un grande lavoro fatto in fase di copertura, soprattutto considerando l’avversario che si trovava di fronte: “Eravamo preoccupati di Iturbe – ha continuato il mister –. Ha fatto fin qui delle partite incredibili dove sembrava imprendibile. Juan Jesus e Nagatomo, però, che l’hanno affrontato dalla loro parte, sono riusciti a limitarlo facendo entrambi una grandissima partita. Ma va detto che l’attaccante del Verona è veramente molto forte”.
Terzo gol in campionato per un Jonathan totalmente rinato: “Ha delle grandi qualità tecniche, sa saltare l’uomo e ha anche un bel piede, doveva soltanto ritrovare la fiducia. Ha ascoltato i miei consigli e adesso è migliorato anche in fase difensiva facendo dei progressi importanti”.
Mazzarri ha poi commentato la partita di Kovacic, schierato per la prima volta dietro l’unica punta, Rodrigo Palacio: “Mateo ci ha messo un po’ a trovare la giusta posizione in campo. Ha fatto comunque delle ottime cose ed altre un pochino meno, specchiandosi un po’ troppo in certi casi invece di essere più concreto. Gli serve il giusto tempo per capire i movimenti di questa nuova posizione e per integrarsi al meglio in una squadra che, al momento, non ha ancora i meccanismi consolidati. Ho preferito posizionarlo come trequartista perché a volte, quando gioca da mezzala, si scorda della fase difensiva mentre Ricky ha delle qualità importanti anche in fase di rientro e oltretutto quando parte da dietro e sta bene, visto che oggi era al 60% e stamattina era in dubbio, può accelerare e può essere devastante. Può farlo anche in altre partite, nel mio calcio può fare questo lavoro”.
L’Inter, in queste prime nove giornate, ha messo a segno 23 gol con 10 diversi marcatori schierandosi, almeno ad inizio match, sempre con una sola punta di ruolo. Ma con il ritorno a pieno regime del Principe si potrebbero presto vedere i due attaccanti in campo: “Se avessi a disposizione Milito, state certi che giocherebbero Milito e Palacio, su questo non c’è dubbio – ha concluso il tecnico nerazzurro -. Avete visto negli scampoli di partita giocati cos’è in grado di fare Milito, come i due gol a Sassuolo. In questo momento però lui non c’è ed è mio compito cercare di fare la cosa migliore per l’Inter, che è quella di equilibrare la squadra in funzione del fare male senza farsi del male”.
This post was last modified on 28 Ottobre 2013 - 14:19