Come spesso accaduto in questi primi mesi di campionato, la partita dell’Inter contro l’Atalanta ha messo in luce sia lati negativi che positivi di una squadra ancora alla ricerca della definitiva consacrazione. A Bergamo la stella più luminosa è stata certamente quella di Ricky Alvarez, capace di dare la giusta qualità al gioco impostato da Mazzarri.
Altra nota positiva della trasferta in terra orobica è stata la prestazione offerta da Rolando Jorge Pires da Fonseca, noto semplicemente come Rolando. Il difensore portoghese è apparso in netta crescita dopo le prime apparizioni in cui sembrava distratto e poco attento nelle marcature sugli attaccanti avversari.
Contro l’Atalanta invece, il centrale classe 1985 ha concesso poco o nulla a Denis e compagni, dimostrandosi finalmente affidabile anche in una compagine blasonata come quella nerazzurra. Arrivato in estate dal Porto con la formula del prestito (con diritto di riscatto), Rolando ha dovuto aspettare qualche settimana prima di avere le giuste chance per mettersi in mostra. L’esordio del 29 settembre a Trieste contro il Cagliari non aveva certo destato buone impressioni, ma con il passare del tempo il portoghese sembra stia guadagnando sempre più fiducia e consapevolezza nei propri mezzi, sfoderando prestazioni sempre migliori.
Il centrale capoverdiano nelle ultime uscite non ha fatto rimpiangere Campagnaro, un giocatore che era diventato fondamentale per dare sicurezza alla retroguardia completata da Ranocchia e Juan Jesus. Nella partita disputata allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, l’Atalanta ha creato quasi tutti i pericoli nella zona opposta a quella di Rolando. L’ex Porto e Napoli è cresciuto di partita in partita e sembra sempre più a suo agio nel ruolo di centrale di destra nel terzetto difensivo. Un’alternativa di esperienza in più per Mazzarri, che dovrà lavorare ancora molto sulla crescita di Ranocchia e Juan Jesus per regalare all’Inter una difesa senza più distrazioni.