Prima e dopo la cerimonia di premiazione (Premio Facchetti – il bello del calcio) di Eric Abidal nella “Sala Buzzati”, presso la sede de La Gazzetta dello Sport, Javier Zanetti ha rilasciato le suguenti dichiarazioni ai cronisti presenti:
Sul campionato: “Le squadre che sono davanti corrono forte, ma per la Champions c’è anche l’Inter. Noi ci crediamo. Rodrigo Palacio sta facendo una grande annata, tanti gol e anche assist. Mentre Esteban Cambiasso sta dimostrando ancora una volta il professionista che è. Capita a tutti un momento di difficoltà, ma lui ne è uscito con tanto lavoro e la sua classe”.
Sul suo rientro: “Finalmente ho rivissuto emozioni vicino al campo da gioco. Avrei anche potuto entrare, ma gli infortuni di alcuni compagni hanno costretto a dei cambi obbligati. Quello che conta però è la grande partita disputata dall’Inter”.
Sul premio conferito ad Abidal: “Questo è un premio importantissimo, perché porta i valori di un grande uomo come Giacinto Facchetti”. Oggi era qui anche come testimonial dell’Airc? “Sì, è vero, ma il messaggio più forte è quello di Eric, che ha detto di aver combattuto senza paura la malattia”.
Di nuovo sulla stagione nerazzurra e il suo futuro impiego in campo: “Ora vorrei giocare qualche minuto, ma sono contento della vittoria di ieri contro l’Udinese. Udine è un campo difficile, ma abbiamo giocato bene e meritato la vittoria”.
Su Thohir: ” Non so quando arriverà, ma penso che il presidente Moratti con tutta la famiglia Inter voglia fare più grande questa società. Ha sicuramente trovato delle qualità importanti in queste persone. Sul Milan non posso dare un’opinione, ma è sempre una grande società”.
Infine il Capitano spende anche belle parole per Ricardo Alvarez: “Sono davvero felice per il ragazzo, noi abbiamo sempre creduto in lui, anche l’anno scorso ha sempre mostrato grandissimo carattere”. Dove può arrivare l’Inter? “Stiamo percorrendo una strada e l’obiettivo è tornare protagonisti, vogliamo lottare l’ultimo mese per qualcosa di importante, questa società lo merita”.
Fonte: inter.it