Mazzarri: “Su Campagnaro tante inesattezze, non è ancora pronto. Samuel farà un test oggi, Zanetti…”

conferenza di Walter MazzarriDomani, alle ore 20.45, l’Inter affronterà il Livorno allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 12^giornata della Serie A TIM 2013-14. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da Walter Mazzarri nella consueta conferenza della vigilia.

 

L’Inter con 27 reti è il miglior attacco del campionato…

“Sono dati indicativi a questo punto della stagione. Si è sempre detto che c’è bisogno di più attaccanti in campo, ma ciò che importa sono i movimenti che i giocatori fanno durante la partita. Per fare tanti gol, bisogna comunque stare attenti a non subirne. In linea di massima siamo contenti di quanto abbiamo espresso fino a questo momento”.

Ci sono novità sul caso Campagnaro?

“Si sono sentite cose inesatte e ci ha pensato la società a sottolinearlo. Ciò che succederà sarà sotto gli occhi di tutti”.

Capitolo Zanetti: ha preso in considerazione l’ipotesi di usarlo come interno?

“Zanetti, quando starà bene, potrà occupare più ruoli. Avere un jolly così nel nostro gruppo sarà positivo per tutti. Però bisogna stare bene fisicamente, soprattutto nel calcio moderno. Qualche minuto per lui contro il Livorno? Vedremo come si metterà la partita”.

E’ preoccupato delle assenze in attacco?

“Rispetto all’ultima volta recupererò Belfodil. Sono molto restio a parlare dei giocatori che non ho a disposizione. Comunque l’ultima volta è stato convocato un giovane molto interessante, Puscas e credo che anche questa volta sarà presente”.

Secondo tutti le prime tre squadre del campionato sono nettamente più forti delle altre. E’ così?

“Ci sono una serie di considerazioni che devono essere fatte. Ma aldilà di ogni cosa, il bello del calcio è che è facile essere smentiti alla fine del campionato, nonostante le analisi iniziali. La classifica sarà il frutto di tutte le partite giocate, non distraiamoci con questo tipo di discorsi”.

Ha parlato con Campagnaro?

“Negli allenamenti cerco di ricalcare i ritmi che troveremo la domenica. Se lui, in allenamento, non è ancora riuscito a reggere questi ritmi, per me non è ancora pronto”.

Ha seguito con attenzione Bardi?

“Ovviamente seguiamo tutti quelli che abbiamo dato in prestito al Livorno, non soltanto Bardi. Ci sono anche Mbaye e Duncan, giovani molto interessanti che conosco bene perchè per poco tempo, in estate, si sono allenati con noi”.

E’ ipotizzabile un impiego di Samuel a sinistra?

“Samuel se sta bene gioca, tutto dipenderà dai test di oggi. E’ il nostro unico mancino, quindi se farà parte del match, sarà impiegato a sinistra al posto di Juan Jesus”.

Come spera di presentare questa Inter all’azionista di maggioranza, visto che la prossima settimana arriverà a Milano?

“Io con grande serenità dirò quello che penso. E’ chiaro che le linee programmatiche le traccerà la nuova proprietà, io esporrò tranquillamente il mio pensiero. Non si può prescindere dalle situazioni di bilancio quando si chiedono determinati giocatori. Diverse volte, per questi motivi, mi è capitato di proporre alle precedenti società otto nomi e dovermi accontentare proprio dell’ottava scelta”.

Cosa si aspetta da Juventus-Napoli?

“Non è mia abitudine guardare in casa di altri: pensiamo alla nostra partita”.

Utili le indicazioni ricavate dalla partita contro l’Udinese. Le è piaciuto Rolando in mezzo alla difesa e Guarin dietro la punta?

“La scorsa partita mi ha offerto spunti molto interessanti, ma io generalmente guardo la squadra. I due giocatori hanno fatto bene, potrei riproporre questa situazione”.

Inter-Livorno: che effetto le fa giocare contro la squadra della sua città?

“A Livorno abbiamo fatto cose straordinarie e quest’esperienza rimarrà sempre nel mio cuore, anche perchè sono di quelle parti. Sono contento del campionato che stanno facendo, ma domani mi interessa soltanto dell’Inter”.

Juventus-Napoli è un’opportunità da non sprecare per accorciare la distanza dal terzo posto…

“Io direi di pensare a noi e alla sfida contro il Livorno. Non ci sono partite facili e ai miei ho raccomandato di dimenticare la prestazione precedente e ricordato che ogni match va affrontato come se fosse una finale”.

Ha capito a Livorno che sarebbe arrivato fino a questo punto? E’ difficile sedere sulla panchina dell’Inter?

“Grande orgoglio per essere partito da zero, senza amicizie importanti che mi avrebbero potuto avvantaggiare in carriera. Io ogni anno faccio ciò per cui sono pagato, ovvero l’allenatore. Più che altro è cambiata la risonanza intorno all’ambiente, ma per il resto preparo sempre la partita con la stessa concentrazione”.

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