Quanto è stato importante vincere nonostante una prestazione non irresistibile?
“Ho detto ai ragazzi che bisognava crescere. E’ stata una prova di maturità perchè sapevo che sarebbe stata una partita difficile. Loro sono una squadra organizzata ed erano più brillanti di noi atleticamente. Ma una squadra che vuole lottare per il vertice deve saper gestire anche gare del genere. E’ stato un passo in avanti dal punto di vista della solidità difensiva, dell’equilibrio e dell’attenzione. A volte, poi, bisogna saper soffrire”.
Taider sta crescendo come vuole lei?
“Lui, così come Kovacic, rappresenta il futuro dell’Inter. L’anno scorso giocava nel Bologna dove l’obiettivo solitamente è la salvezza. Con il massimo rispetto per i rossoblu, giocare qui è ben diverso. I ragazzi questo passaggio lo sentono. Anche Mateo è arrivato l’anno scorso e non ha ancora fatto un campionato intero in Italia. Bisogna avere la pazienza giusta per farli crescere e maturare. Sono convinto che, per le doti che hanno, saranno due giocatori importanti per il futuro”.
E’ preoccupato per tutti i giocatori che raggiungeranno le rispettive nazionali durante questa sosta?
“Sì, non lo nascondo. E ho la sensazione che ogni volta che stanno per partire siano meno brillanti. Soprattutto per i giocatori che deve fare voli transoceanici non è la situazione ideale”.
This post was last modified on 10 Novembre 2013 - 18:13