Dagli inviati a San Siro Alessandro Suardelli e Stefano Borella
Che emozioni hai provato nel tornare in campo dopo quasi sette mesi?
“Dopo tutto quello che ho vissuto, è stata una grandissima emozione. Ho sentito tanto affetto da parte dei miei tifosi, del Presidente e della mia famiglia. Non ho mai dubitato di poter tornare e di potermi rendere ancora utile. Nei dieci minuti che mi ha concesso il mister, mi sono sentito importante”.
I ritmi della partita erano un po’ blandi, ma quando sei entrato tu San Siro si è risvegliato…
“Non era una partita facile. Nel momento del mio ingresso, il Livorno stava attaccando pericolosamente. Poi Yuto ci ha dato la giusta tranquillità con il secondo gol”.
Mazzarri ha detto che sei bionico e i giovani dovrebbero imparare da te…
“Ringrazio il mister per l’occasione che mi ha dato e per il lavoro che sta facendo insieme a noi. Siamo una squadra nuova e abbiamo tanta voglia di essere protagonisti. Credo che Mazzarri stia facendo un ottimo lavoro”.
Ti saresti mai aspettato di smettere dopo Moratti…
“No, ma credo che il presidente resterà sempre con noi. Adesso è affiancato da altre persone, ma la sua anima sarà sempre all’interno della nostra famiglia”.
Il fatto che Mazzarri ti abbia schierato da interno di centrocampo può rappresentare un indicazione per il futuro?
“Ho parlato con il mister e sicuramente questa è una delle possiblità. Però, ad essere sincero, i miei compagni stanno facendo molto bene e io, in questo momento, devo preoccuparmi di ritrovare la migliore condizione. Se sono titolare, in panchina o se mi capita di entrare a gara in corso, per me non cambia nulla”.
Regalerai la maglia a Moratti?
“Sicuramente!”
Hai ricevuto tanti sms nelle ultime ore?
“Non li ho ancora letti tutti. Mi ha scritto Lele Oriali ma, se è quello che volete sapere, vi posso dire che mi è arrivato un messaggio anche da Londra… (sorride, ndr)“.
This post was last modified on 10 Novembre 2013 - 20:16