Walter Mazzarri è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport per parlare della sua Inter, dell’avvento di Thohir e della lotta al vertice in serie A.
Si parte dalle dichiarazioni rilasciate ieri dal nuovo Presidente che ha definito Mazzarri l’uomo giusto per l’Inter: “E’ chiaro che questo mi faccia piacere. Per un allenatore è sempre importante quando un Presidente si esprime in questo modo, dando forza al lavoro dell’allenatore in generale. La mia prima impressione su di lui è stata buona, molto buona. E’ stato disponibile, ma soprattutto ho visto che c’è stata una buona sinergia tra lui e il Presidente Onorario, Massimo Moratti. Gli sono piaciute le scelte che ha fatto Moratti, come gioca la squadra, al momento è stato tutto positivo“.
Se sia necessario tenere piedi per terra o si possa sognare Messi: “E’ sempre la proprietà che detta le linee programmatiche. Non mi sembra che in questo momento ci sia questa possibilità, ma questo non deve dirlo l’allenatore. Se mi piacerebbe avere Messi? No… non mi piacerebbe (ndr, sorride)“.
Dalle certezze costruite con il Napoli all’Inter, Mazzarri ha fatto una scommessa importante: “Chi mi conosce da sempre sa che ho bisogno di stimoli sempre nuovi. A Napoli ho passato quattro anni meravigliosi, poi mi ha chiamato il Presidente Moratti mi ha detto determinate cose e ho sentito a pelle che sarebbe stata la scelta giusta“.
Il Presidente Thohir vuole riportare l’Inter al top. Mazzarri spiega a che punto si trovi la squadra attualmente: “In questo momento mi sembra che non si possa non ricordare come è finito il campionato per l’Inter l’anno scorso. Ad oggi abbiamo già messo delle buonissime basi, questo mi sento di dirlo senza problemi. Da ora in poi dipenderà da che cosa vorrà fare la Società, ma in questo senso, mi sembra che Thohir abbia le idee abbastanza chiare. Chi ha visto le nostre partite, ha capito che la squadra fa già tanto di quello che voglio. Qualche punto l’abbiamo perso un po’ per strada, ma in compenso ne abbiamo fatti tanti altri. Stiamo facendo un percorso importante, questo mi sento di dirlo. Che cosa abbiamo ancora in meno rispetto a Juventus e Napoli? La Juventus sono due anni che vince scudetti, è una squadra consolidata. Il Napoli ha cambiato allenatore, ma era già vice campione d’Italia, aveva il morale alto. L’Inter, ripeto, la storia recente la sappiamo, doveva ripartire da zero, sono situazioni molto diverse. Potremo essere anche noi competitivi nel giro di poco tempo se raccogliamo con il nostro gioco i punti che meritiamo”.
Sulla possibilità che l’Inter possa inserirsi nella corsa scudetto: “Sono l’ultima persona che fa pronostici. – replica Mazzarri –. Sono una persona che pensa solo alla partita successiva. Soprattutto quando alleno una squadra che sta ripartendo da zero”.
Nell’edizione odierna del quotidiano “La Repubblica”, un’intervista che racconta – per la prima volta più approfonditamente – l’anima di Walter Mazzarri. All’allenatore viene chiesto se abbia voluto confidarsi in un modo più profondo proprio perchè l’esperienza che sta vivendo a Milano rappresenta il vertice di una carriera. “Dipende molto dalle domande che mi vengono fatte (ndr, sorride). Se il giornalista mi chiede delle cose io sono sempre disponibile e poi raccontare quello che ho fatto in carriera è sempre bello perchè sono delle belle soddisfazioni. Milano punto di arrivo? Quello che ho fatto in carriera mi dà tanto orgoglio. Sono contento“.
Questa sera, Walter Mazzarri riceverà il “Premio Maestrelli” come miglior allenatore del 2012: “Sinceramente essere accostato a un grande allenatore come lui è motivo, da parte mia, d’orgoglio. Da quello che ho sentito ci sono delle caratteristiche nelle quali mi riconosco anche io. Penso a migliorare i giocatori dal punto di vista tattico, tecnico, ma sono molto vicino a loro anche nella vita di tutti i giorni“.
Sulla possibilità che il Presidente Thohir non sia fisicamente sempre presente come lo era Massimo Moratti, Mazzarri spiega: “Fino ad ora non si è notata nessuna differenza dal punto di vista del quotidiano anche perchè Moratti è sempre stato con noi e ha introdotto il nuovo Presidente. Credo ci sia una buona sinegria tra di loro, questo è un vantaggio per noi, per tutti e non ci faranno sentire soli. Poi dal mio punto di vista, sapete che io penso sempre a far lavorare bene la squadra sul campo”.
Pare che il Presidente Thohir abbia dato carta bianca allo stesso Mazzarri, in tutti i campi: “Mi devo ripetere, un allenatore non può decidere a livello d’acquisti – chiarisce -. Se mi viene chiesta, è chiaro che dico la mia al direttore tecnico e sportivo, ma le linee programmatiche non le può dettare l’allenatore. Sono domande da fare più alla proprietà che a me”.
L’Inter. Nel corso dell’intervista, Mazzarri spiega anche questa scelta: “Avevo diverse possibilità. Quella che a pelle ho sentito di più è stata la proposta dell’Inter. Decisivo è stato il Presidente Moratti? Certo, io avuto un colloquio diretto con lui e quando ho sentito la fiducia di un Presidente così importante mi ha caricato talmente tanto che non ho avuto dubbi”.
Si parla poi dei protagonisti della squadra nerazzurra. A proposito dei tempi di recupero di Milito, l’allenatore spiega: “Ad oggi dovrebbe essere ancora un mese, ma non so dire con precisione. Non è ancora rientrato nel gruppo, i tempi non dovrebbero essere così corti”. Su Icardi: “Purtroppo non si è mai potuto allenare al meglio, ma per quel poco in cui sono riuscito a lavorarci ha dato risposte importanti. E’ un talento, dovrà fare tanta strada, ma le doti ci sono“. Su Hugo Campagnaro e il fatto che si sia rischiato un piccolo incidente diplomatico con l’Argentina: “E’ rientrato sabato, ha giocato una ventina di minuti, sta meglio, sta cercando di recuperare la forma migliore. Per tutto il resto, lasciamo perdere”.
E poi, come non parlare del ritorno di Capitan Zanetti: “Guardando i fatti e facendo l’allenatore posso dire che Zanetti è rispettato da tutti. Poi, lo ha detto anche lui, è necessario ritrovi la forma migliore per. Se lui tornerà ad essere quello che era, io lo utilizzerò come faccio con tutti gli altri. Lo guardo come faccio con tutti e guardo quello di cui la squadra ha bisogno. Credo possa essere molto utile da qui alla fine del campionato“.
All’ipotesi di riportare Edinson Cavani in Italia, Mazzarri ricorda: “Cavani… e che devo dire di Cavani. A me piace parlare con i fatti: lui è arrivato da Palermo, credo di aver contribuito a valorizzarlo, ormai è un grande campione. Farebbe sempre comodo e piacere, ma non mi sembra nell’immediato una possibilità“.
Infortuni più frequenti rispetto al passato, questo quello che pensa Mazzarri: “Ci sono fattori diversi, come ad esempio l’alternanza anche con i terreni sintetici che prima non c’era, ma credo sia soprattutto la grande ricerca di velocità, di andare a ritmi altissimi, rispetto al passato credo dipenda soprattutto da questo”.
Allenare all’estero o ipotesi Nazionale. Nel presente e futuro di Walter Mazzarri c’è questo: “Mentalmente non ho ancora pensato ad allenare le Nazionali, mi vedo ancora un allenatore di Club, ho voglia di allenare i giocatori tutti i giorni. In questo senso penso questo. Andare all’estero è un’ esperienza che potrei pensare di fare. Se l’Italia mi è piaciuta? Mi è piaciuta, soprattutto nel secondo tempo, quando ho visto una mentalità propositiva che non vuole prendere gol e cerca di attaccare. C’è la voglia di dare un’identità propria alla Nazionale e questa è una cosa positiva”.
Fonte: inter.it