L’ospite della nona puntata di “InterNOS” su Inter Channel è Andrea Ranocchia. Con il difensore nerazzurro si parla innanzitutto degli ultimi impegni avuti con la Nazionale italiana: “Sono ancora un po’ stanco per i viaggi, però domenica purtroppo non potrò giocare con l’Inter perché sono squalificato e ci sarà tempo per recuperare. A Londra abbiamo giocato una bella partita, con un bellissimo pubblico. Mi sono davvero divertito. Abbiamo giocato a due metri dai tifosi e si crea una sorta di legame mentre giochi. Li però, nessuno sgarra…(ndr, sorride)“.
Una vita senza il calcio, Ranocchia non la immaginerebbe mai: “Sinceramente no, perchè è stata sempre la mia passione. Ho voluto sempre fare questo mestiere e non riesco a pensare a una vita senza il calcio anche se quando si smette di giocare ne inizia un’altra. Com’era Andrea Ranocchia a 15 anni? Ero a Perugia. Io sono molto legato a casa mia, Assisi, lì c’è la mia famiglia, i miei amici sono tutti di lì e i primi due anni lontano sono stati durissimi anche perchè avevo 16 anni. Non è stato facile, poi dopo la passione ha avuto la meglio e non ci ho più fatto caso”.
Il difensore umbro racconta i suoi esordi e come si sia trasformato il suo ruolo nel tempo: “Quando ero più piccolo giocavo da attaccante perchè ero altissimo. Sono sempre stato più alto di tutti e quindi ero anche il più veloce. Facevo la punta, buttavo la palla avanti, correvo e facevo anche tanti gol. Poi andando avanti sono cresciuti anche gli altri, io sono diventato sempre più scarso e sono andato sempre più dietro… (ndr, sorride)“. Andrea Ranocchia racconta così i suoi inizi nel calcio, prima di tornare al presente: “Nel penultimo anno a Perugia, a 15 anni, sono passato da trequartista a difensore nel giro di due giorni. Mancavano dei centrali e mister Montanelli, che ancora ringrazio e che sento tuttora, mi disse di provare a giocare più dietro e da lì non mi sono mai più mosso. Il ruolo di difensore centrale si sta sempre più sviluppando perchè si inizia a giocare da dietro e bisogna avere anche della buona tecnica“.
Un consiglio ai suoi colleghi più giovani: “Devono continuare a lavorare avendo il divertimento di migliorarsi giorno dopo giorno. Direi loro anche di guardare ai compagni più esperti e lavorare con passione, sempre”.
Nella difesa a tre, da centrale o alla destra della difesa. Che cosa piaccia di più a Ranocchia è lui stesso a dirlo: “Mi trovo bene in tutti i ruoli. Se agisci nel ruolo di marcatore, a destra o comunque a sinistra, devi stare molto bene fisicamente perchè devi andare sempre ad aggredire. Quello da centrale è un ruolo più ragionato, devi coprire i buchi lasciati da tutti gli altri perchè sei l’ultimo. Sono diversi, però mi trovo bene in entrambi anche perchè li ho provati nell’arco della mia carriera”.
Fonte: inter.it
This post was last modified on 21 Novembre 2013 - 16:37