Domenica i nerazzurri affronteranno il Bologna di Pioli. Gli emiliani, dopo un inizio pessimo, si sono ripresi nell’ultimo periodo raccogliendo 7 dei loro 10 punti nelle ultime 4 partite. Il tecnico sembra aver trovato finalmente la giusta alchimia ma è sotto l’occhio di tutti che, rispetto all’ultima stagione, la rosa si è indebolita. Dopo la sconfitta per 5-0 con la Roma e la successiva debacle casalinga per 4-1 contro il Verona la panchina di Pioli è sembrata traballare come non mai, ma la dirigenza ha deciso di rinnovargli la fiducia.
Tutto o quasi gira intorno all’estro di Diamanti, autentico leader della squadra. A seconda dell’avversario Pioli adotta moduli diversi, principalmente il 4-2-3-1, ma anche il 3-5-1-1. Davanti, Jonathan Cristaldo si è preso il ruolo di titolare scalzando Rolando Bianchi. A centrocampo Diego Laxalt è una sorpresa per quantità e qualità mostrate, anche se ancora in modo discontinuo, mentre Krhin, Perez e Pazienza garantiscono copertura alla difesa. I 24 gol subiti finora sono l’emblema di una retroguardia fragile. Pioli deve fare i conti anche il problema portiere: Curci non dà sicurezza e Stojanovic lo sta scalzando nelle gerarchie.
Da tenere d’occhio è anche Panagiotis Konè. Il greco è un buon giocatore in grado di dare qualità, insieme a Diamanti, là davanti. Se trova la partita giusta può essere fastidioso per qualsiasi difesa. Il tecnico ha migliorato la sua situazione dopo i risultati recenti ma la sua panchina non è più saldissima. Una sconfitta troppo pesante contro l’Inter potrebbe metterlo in seria difficoltà. Dare continuità ai miglioramenti visti nell’ultimo periodo è la parola d’ordine per la sfida di domenica sera.
This post was last modified on 21 Novembre 2013 - 04:42