Fin dall’arrivo di Mazzarri, Andrea Ranocchia è stato considerato uno degli elementi fondamentali della rosa nerazzurra, nonostante il suo nome fosse costantemente al centro di diversi rumors di mercato. Questo strano paradosso sta riemergendo anche nell’ultimo periodo, in seguito ad alcuni possibili mutamenti nelle gerarchie della retroguardia nerazzurra.
Le ultime prestazioni di Rolando, unite al ripresentarsi di qualche incertezza da parte del centrale azzurro, potrebbero infatti insinuare qualche dubbio nella testa di Mazzarri sull’inamovibilità del suo numero 23. Il difensore ex Porto è apparso in ottima condizione ed è sempre più un elemento di affidabilità per il tecnico toscano. Con il rientro in campo di Campagnaro, fedelissimo dell’ex allenatore del Napoli, Ranocchia potrebbe essere costretto a lottare con il portoghese per una maglia da titolare, anche in considerazione del fatto che la retroguardia vista a Bologna – composta da Campagnaro, Rolando e Juan Jesus – ha offerto ottime garanzie.
Questa situazione rischia di essere pericolosa per il difensore umbro che, fin dal suo arrivo in nerazzurro, ha mostrato una certa fragilità psicologica quando è stato messo in discussione. Mazzarri, però, continua a considerarlo un patrimonio del club e, almeno nei prossimi match, dovrebbe confermargli la fiducia. La capacità dell’allenatore toscano di motivare i propri giocatori potrebbe essere la ricetta giusta per impedire a Ranocchia di venire travolto dal riaffiorare dei suoi limiti caratteriali.
Dopo anni da eterna promessa – mai completamente sbocciata – per Andrea è arrivato il momento di dimostrare che è pronto per il definitivo salto di qualità.