Ai microfoni di Thomas Villa per Rai Sport, Walter Mazzarri analizza la partita valida per il quarto turno eliminatorio di Tim Cup che vedrà l’Inter domani in campo al “Meazza” contro il Trapani.
A poche ore da Inter-Trapani, la rabbia per il pareggio con la Sampdoria è diminuita o aumentata?
“E’ un periodo in cui non ci gira bene in generale perchè quando giochiamo molto bene come a Bologna o con il Cagliari purtroppo è andata a finire nello stesso modo, con dei pareggi. Nel calcio, dove ci sono dei punti in palio purtroppo perdi dei punti in palio, questo è il rammarico. E’ vero che con la Sampdoria non abbiamo giocato in linea come nelle altre partite. Questo ci fa riflettere, ma può rientrare anche nella normalità di un campionato nel quale nelle tredici gare disputate abbiamo fatto vedere un bel calcio. Dispiace, dispiace doppiamente, però può servirci perchè siamo una squadra giovane, con alle spalle un’annata non bella, c’era da ricostruire il morale e tante altre cose. Quindi ci sta, l’importante è saper cogliere l’essenza e quindi imparare dagli errori per fare meglio”.
Qual è la prima cosa che questa squadra deve ancora acquisire?
“La continuità. Noi dobbiamo capire che nel nostro calcio ogni squadra viene ad affrontarci in un certo modo, se noi non siamo alla pari loro, almeno per compattezza si può rischiare di fare brutte figure con chiunque. Certo che molta parte dipende da noi perchè se noi riusciamo a fare bene, abbiamo dato prova di sapere vedercela con le piccole, con le grandi, con chiunque”.
Erick Thohir ha detto che vorrebbe vedere l’Inter tra le prime tre squadre in classifica. E’ un traguardo raggiungibile?
“Io dico la verità, per quello che ho capito io non mi sembra che lui abbia dato degli obiettivi precisi, ha parlato in generale. Certo che un Presidente deve dare la sensazione di crederci, di arrivare il più in alto possibile, ma mi sembra che lui abbia esaltato il gioco dell’Inter, parlando di crescita, di tornare a essere competitivi, di spettacolo, di cose molto diverse da quelle che si sentono dire da altri presidenti. E su questo siamo tutti in sintonia”.
A inizio stagione, Walter Mazzarri aveva detto che era inutile parlare di scudetto. Questa squadra può puntare al terzo posto?
“Io sono coerente: se mi avete ascoltato quest’estate sapete già che il nostro intento è riportare l’Inter a essere competitiva nel più breve tempo possibile”.
Si fa sentire, a questo punto, l’assenza centravanti vero?
“Quest’estate mi sembra che nell’organico ci fossero Milito, Icardi…ma ora sono infortunati, mancano due giocatori nello stesso ruolo. Questo non perché la Società non abbia pensato a prenderli, ma perchè si sono fatti male. Finchè non arriverà gennaio bisogna fare di necessita virtù, oltretutto con i giocatori che abbiamo mandato in campo siamo anche stati il migliore attacco del campionato”.
Che cosa pensa della corsa in campionato della Juventus?
“Io sono restio a parlare degli altri, vi dico solo di guardare gli organici e quello che la squadra aveva fatto negli anni precedenti. Questi sono dati di fatto”.
Che cosa l’ha colpita in particolare del Presidente Erick Thohir?
“Non ho avuto modo di parlarci tantissimo perchè come sapete è stato molto impegnato. E’ normale che le parte tecnica è importante e si sia interessato, ma qui c’erano persone che lavoravano bene da quest’estate e che non sono cambiate. Sicuramente lui si è informato attraverso il Presidente Moratti, il Direttore Generale, Marco Branca e Piero Ausilio e io purtrooppo sono sempre sul campo e non ho avuto molto tempo per degli incontri, che ci saranno però anche in seguito”
Quanto è importante la Coppa Italia?
“La Coppa Italia viene dopo lo scudetto ed è un trofeo importante. E’ una cosa bella. Sappiamo benissimo che in Italia la Coppa Italia diviene importante da un certo punto in poi, ma è vero anche che se non fai bene a questo punto, con il Trapani che domani arriverà agguerrito, potremo fare poco”
Che cosa può dirci di Lavezzi?
“Lavezzi se ha fatto quello che ha fatto con il Napoli ed è arrivato al Psg è perchè è un giocatore che può far comodo a tutte le squadre. Da qui a dire che l’Inter lo debba prendere ci sono tante cose da considerare”.
Ieri Massimo Moratti è entrato nella Hall of Fame del calcio italiano.
“Mi conoscete, non sono bravo a fare sviolinate, ma dico solo che dal primo giorno che ho avuto la possibilità di parlare con questa persona, ho trovato davanti ai miei occhi un signore vero”.
Differenze tra vivere a Milano o a Napoli?
“Purtoppo o per fortuna io vivo poco le città perchè adesso vivo molto La Pinetina, prima vivevo molto Castelvolturno. Vivo di lavoro e se il lavoro mi fa bene sto bene da tutte le parti”.
Che cosa si sente di dire ai tifosi?
“Ai tifosi dico che, come mi è sembrato in questa parte di campionato, sono stati davvero vicini alla squadra. Abbiamo una tifoseria equilibrata e competente. Hanno capito il momento. Se tutti insieme rimarremo così uniti, faremo belle cose”.
Fonte: inter.it
This post was last modified on 4 Dicembre 2013 - 16:15