Esordire a San Siro non è mai facile, farlo a 16 anni lo è ancora meno. Mercoledì sera, contro il Trapani, questa fortuna è toccata a Federico Bonazzoli. Non è il più giovane esordiente della storia dell’Inter (Bergomi lo batte), ma è sicuramente entrato nella storia di questo club: “Sono orgoglioso, sono davvero felice – racconta il giovane attaccante ai microfoni di Inter Channel – C’è un grande come Bergomi davanti a me, ma sono entrato nella storia di questa società, quindi sono tranquillissimo”.
Un’emozione così, Bonazzoli se la ricorderà per tutta la vita: “Non ci credevo, già da quando il mister mi ha detto che era arrivato il mio momento. Lo stadio era pieno, enorme e io mi sentivo piccolo. Mi veniva quasi da piangere, era il sogno che avevo fin da bambino e che ho coronato”.
Nonostante la giovane età, la sua prestazione non è stata per niente negativa. Nei minuti concessi da Mazzarri, il giovane bomber ha sfiorato il gol in due occasioni. “Per quanto riguarda la prima, quella col destro – continua Bonazzoli – sono rimasto impietrito guardando la curva. L’unico momento in cui non sapevo cosa fare con il pallone. La seconda, quella di Saphir, non è passata, ma lo ringrazio comunque”. In futuro avrà sicuramente altre occasioni per segnare a San Siro, ma farlo all’esordio sarebbe stato il modo migliore per presentarsi ai suoi tifosi.
Da giovedì, però, è tornato ad allenarsi con la primavera, dove sta ben figurando e con la quale ha già messo a referto quattro reti in sei partite disputate. Domani lo attende di certo un match meno affascinante, quello con il Varese: “Sabato c’è una sfida importante e bisogna affrontarla con il giusto atteggiamento, ci stiamo avvicinando alle prime in classifica e ma serve, dunque, voglia di vincere”.
L’Inter ha per le mani un possibile campione, guai a sprecare questo talento.
This post was last modified on 6 Dicembre 2013 - 18:57