Belfodil: “Il derby sarà emozionante, vogliamo vincere. Futuro? Se gioco cinque o dieci minuti…”

 

E’ arrivato a vestire la casacca nerazzurra grazie ad un ingente investimento della società di Corso Vittorio Emanuele, ma la sua avventura in quel di Appiano non gli ha riservato grandi soddisfazioni in queste prime sedici giornate di campionato. Ishak Belfodil, infatti, ha potuto esultare una sola volta (in Coppa Italia contro il Trapani ndr), faticando a trovare spazio nell’undici titolare di Mazzarri. In queste ultime settimane si sono rincorse le notizie riguardanti un suo possibile prestito, soluzione ideale per permettere al giocatore di ritrovare tranquillità e continuità di rendimento.

A margine della premiazione del Pallone d’Oro algerino, l’attaccante è stato intervistato, insieme al compagno di squadra Taider, dal quotidiano Le Buteur.

Il numero 7 nerazzurro ritorna sul match del San Paolo e sul momento non troppo felice attraversato dall’Inter, reduce da tre pareggi e una sconfitta, maturata proprio contro i partenopei: “La sconfitta di Napoli mi ha infastidito molto. Abbiamo incontrato una squadra forte, che ha dimostrato il suo valore in Champions League. Avevamo iniziato la partita bene, poi l’espulsione di Alvarez ci ha penalizzato. In ogni caso siamo ottimisti per la seconda parte di stagione. E’ vero che abbiamo avuto un rendimento altalenante fino ad ora e abbiamo subito molti recuperi negli ultimi minuti, ma dobbiamo analizzare la situazione per ripartire con il piede giusto“.

Contro il Milan non sarà una partita come le altre e, nonostante questa sia la sua prima stracittadina, Belfodil ne è consapevole: “Il derby sarà molto importante per noi, dobbiamo ottenere un risultato positivo. Il derby di Milano è emozionante come nessun’ altra partita. Daremo il massimo per fare una buona gara e ottenere i tre punti. Siamo costretti a vincere perchè dobbiamo restare aggrappati al gruppo di testa“.

Un occhio al futuro, essendo ormai incombente la sessione invernale di mercato: “Futuro? Sinceramente non ne ho ancora parlato con società e allenatore. E’ vero, non ho giocato molto finora, ma quando il mister mi chiama in causa cerco sempre di fare del mio meglio per portare la squadra al successo. Ovviamente, giocando solo cinque o dieci minuti non posso fare miracoli, anche perchè sto lavorando per migliorare certi aspetti del mio gioco. In quest’ottica il campionato italiano è l’ideale perchè permette di crescere molto“.

 

Fonte: Le Buteur

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