In attesa del derby dei ‘grandi’ si tinge di nerazzurro la prima stracittadina del weekend, con la Primavera di Salvatore Cerrone che supera il Milan ai tempi supplementari nei quarti di finale della Tim Cup di categoria. Dopo “una partita tesa, combattuta come tutti i derby”, come dichiara a fine match il tecnico nerazzurro Salvatore Cerrone, l’Inter riesce a superare i pari età di Filippo Inzaghi e ad accedere alle semifinali della competizione.
La formula è quella della partita secca, tra due squadre che si affrontano per la prima volta in questa stagione, dal momento che il derby di campionato è stato rinviato per gli impegni delle Nazionali e verrà recuperato solo a inizio gennaio. Il Milan schiera la formazione ideale, mentre Cerrone deve fare a meno dell’infortunato Tassi, capitano e pilastro fondamentale del centrocampo nerazzurro.
Parte forte l’Inter, che trova al secondo minuto il gol del vantaggio sugli sviluppi di un corner: la difesa rossonera, ancora negli spogliatoi, lascia colpevolmente libero Puscas che trafigge l’estremo difensore rossonero. Al quarto d’ora, un’occasione ancora su calcio d’angolo, stavolta nell’area nerazzurra: la difesa si lascia sorprendere da uno schema della squadra di Inzaghi, con Pacifico che però svirgola. Proprio in questo momento, arriva allo stadio Erick Thohir, che si siede in tribuna di fianco al responsabile del settore giovanile Roberto Samaden.
Il campo, reso scivoloso dalla pioggia degli ultimi giorni, non permette alle due squadre di esprimersi al meglio. Il centrocampo nerazzurro costituisce una diga difficile da superare per i rossoneri, con Acampora (oggi capitano, ndr) in grande spolvero. Al 25’, però, altro squillo rossonero, con Pinato che spaventa Ivusic con un tiro da fuori, terminato di poco a lato. La partita si accende dal punto di vista agonistico, con anche l’espulsione di un componente della panchina rossonera. Il Milan comincia a spingere, mentre i ragazzi di Cerrone, anche per le pessime condizioni del manto erboso, non riescono a ripartire con continuità. Rossoneri che si rendono pericolosi solo con tiri da lontano, non spaventando quasi mai il numero 1 nerazzurro. Al 38’ proteste per un rigore non dato su Vido, con la moviola che sembra dar ragione al direttore di gara. Dopo due minuti di recupero, si conclude il primo tempo, con il Milan stabilmente in attacco ma che non riesce a raggiungere il pareggio.
Secondo tempo che inizia con nuova verve, con due chance nel giro di pochi minuti per i rossoneri, con Ivusic straordinario nel dire di no a Vido nella seconda, e più pericolosa, occasione. Risponde l’Inter con Puscas, che dopo una grande azione individuale di Camara non riesce però a siglare il raddoppio. Scocca l’ora di gioco quando Eguelfi scivola, e Pinato non ci pensa due volte a esplodere un tiro incrociato che si va ad insaccare all’angolino basso, regalando il pareggio ai ragazzi di Inzaghi. Al minuto 67, Milan di nuovo pericoloso con Vido, che cerca un pallonetto su cui il numero 1 croato si supera, riuscendo a mettere in angolo. È la squadra allenata da Inzaghi a tenere il pallino del gioco, con l’Inter troppo bassa e timida. Le squadre sono stanche e la partita si spegne, con solo un’azione degna di nota: all’84’, Capello approfitta di un’errore di Pacifico e mette in mezzo per Bonazzoli, che però manca l’aggancio. Dopo tre minuti di recupero, risultato ancora inchiodato sull’1-1; si va dunque ai supplementari.
Le squadre tornano in campo dopo una breve pausa, ma lo spettacolo latita. All’8’, improvviso lampo di Di Molfetta, con Ivusic che blocca sicuro la conclusione centrale. Nell’unico minuto di recupero, l’Inter guadagna un calcio d’angolo dopo un’azione personale di Palazzi, in campo da appena 5 minuti. Sugli sviluppi del corner, pasticcia il portiere rossonero Ardenacci, che esce a vuoto, e permette proprio al neoentrato di siglare il 2 a 1, per la gioia di Thohir e di tutti i tifosi accorsi. Nel finale è Bonazzoli a legittimare il risultato, con il gol del 3-1 che spedisce la squadra di Salvatore Cerrone dritta in semifinale, dove ad attendere i nerazzurri c’è la sfida con la Lazio.
Simone Calice
This post was last modified on 21 Dicembre 2013 - 17:03